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mercoledì 13 giugno 2012

Piccoli Burocrati crescono ...

Ebbene si  il lupo perde il pelo ma non il vizio, mi riferisco in paricolare al mio post precedente Terremoto e Burocrazia , dove segnalavo i pericoli della burocrazia post terremoto.
Con la delibera n° 86 del 8.6.2012 la nostra beneamata Giunta  ha " CONSIDERATO, che molte attività di Bondeno e Frazioni, a seguito del terremoto hanno subito gravi lesioni agli immobili nei quali operavano, e danni alle attrezzature oltre a quelli per il mancato introito dovuto all’impossibilitàdi operare, che ha
interessato anche il consueto mercato settimanale;
RITENUTA l’importanza di una rapida ripresa economica al fine di non aggravare ulteriormente le perdite giàsubite dalle aziende;
CONSIDERATA la possibilità da parte di ditte locali, di utilizzare aree pubbliche o private per poter istallare strutture provvisorie finalizzate al proseguimento della propria attivitàeconomica;
Giusto e adesso arriva la fregatura (n.d.r.)

VALUTATA la necessità di razionalizzare l’utilizzo delle aree pubbliche disponibili e di non poter quindi consentire a tutte le attivitàdi istallarsi con mezzi o strutture mobili;

CONSIDERATE le farmacie, le edicole, i pubblici esercizi, i sindacati, gli istituti di credito, le poste e le associazione di categoria, quali attività adattabili a questo tipo di soluzione ritenute di pubblica utilità;
Chissà perchè queste attività e solo queste sono adattabili e di pubblica utilità ??? (n.d.r.)

DELIBERA
Per i motivi sopradescritti e per le sole attività in sede fissa già insediate e autorizzate fino alla data del 20 Maggio 2012, che siano in presenza di una inagibilità totale o parziale del fabbricato o di interdizione disposta con ordinanza sindacale:
1 – di consentire, anche in deroga alla normativa vigente in materia, l’occupazione di aree private da parte di imprenditori al fine di installare strutture provvisorie volte al proseguimento delle attivitàeconomiche, previa comunicazione da inviare allo Sportello Unico AttivitàProduttive (S.U.A.P.), con l’indicazione della data di inizio e fine dell’occupazione e dell’area occupata, corredata da un disegno planimetrico; in tale comunicazione l’interessato deve dichiarare di avere titolo all’installazione della struttura presso l’area individuata, che la struttura provvisoria è in posizione tale da non subire alcun danno in caso di eventuale crollo di edifici limitrofi danneggiati dal sisma e deve impegnarsi al rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie e in materia di sicurezza del lavoro relativamente alle attivitàsvolte all’interno della struttura provvisoria; Sono escluse da tale deroga le ditte titolari di autorizzazione per l’esercizio del commercio su area pubblica di cui all’art. 28 del D.Lgs. n. 114/98 di tipo a) e b);
2 –di consentire, per le sole attivitàquali farmacie, edicole, pubblici esercizi, sindacati, istituti di credito, poste e associazione di categoria, anche in deroga alla normativa vigente in materia, l’occupazione di aree pubbliche al fine di installare strutture provvisorie volte al proseguimento delle attivitàeconomiche, previo rilascio di autorizzazione temporanea all’utilizzo di area pubblica e a parere vincolante del Comando di Polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico Comunale, a seguito di presentazione di apposita domanda da inviare allo Sportello Unico AttivitàProduttive (S.U.A.P.); nella domanda l’interessato deve indicare la data di inizio e fine dell’occupazione e deve definire con esattezza l’area occupata, corredandola con un disegno planimetrico; nella domanda, l’interessato deve altresì impegnarsi al rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie e in materia di sicurezza del lavoro relativamente alle attivitàsvolte all’interno della struttura provvisoria;
- Omissis -

Come sempre si parte da nobili intenti per finire poi nei meandri della più ceca burocrazia. E' chiaro che i burontosauri della nostra amministrazione comunale anche davanti alle calamità naturali "vogliono" una comunicazione con disegni, moduli, lazzi,  pizzellacchele ... e tutto il solito armamentario. Tutti adempimenti già ampiamente previsti da altre norme del nosto stato ma loro vogliono ulteriore carta, perchè di carta si nutrono, o meglio nutrono le loro famiglie.




Ed il nostro Sindaco e gli Assesori non hanno niente da dire ? Sono asseriviti ai  desideri dei loro dirigenti !!!

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