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domenica 14 ottobre 2012

Ospedale Borselli le perplessità di DAVIDE VERRI

L'Ospedale Borselli quando era in piena efficienza
Ogni tanto mi capita di scambiare qualche parola con il mio caro amico e "compagno" d'avventura Davide Verri. 

Davide, oggi è consigliere provinciale di opposizione e di solito è sempre ben informato su tutto ciò che riguarda Bondeno.  Così la nostra conversazione è andata  sul dopo terremoto e sul futuro dei servizi sanitari che erano ospitati presso l'ospedale Borselli  .

Davide  ha pensato bene di estendere a tutti Noi le sue considerazioni e mi ha inviato il seguente intervento scritto. 

"
A distanza di oltre quattro mesi dal terremoto, l’Azienda Usl non ha ancora fornito notizie certe sulle condizioni dell’Ospedale Borselli e, soprattutto – questa è la cosa che ci preoccupa di più - non ha ancora detto quali servizi intende riattivare in futuro. In questo lasso di tempo, lo dico con molta chiarezza, a Bondeno è maturata la convinzione che il terremoto sia stato un pretesto per chiudere questo «scomodo» Ospedale, e cancellarne le tracce in maniera definitiva. Come dare loro torto. La solerzia con cui si è provveduto ad occultare tutte le indicazioni stradali e a «strappare» il portale luminoso  – installato e pagato dal Comune alcuni anni fa – davanti all’ingresso del Borselli, non ha fatto altro che avvalorare questa diffusa sensazione. Un’altra cosa è apparsa incomprensibile: durante tutto il periodo dell’emergenza terremoto il Primo Soccorso è rimasto paradossalmente chiuso, mentre è stato subito riattivato l’Ambulatorio odontoiatrico che ha tempi di attesa lunghissimi! Al di là di questo, il fatto più grave è che nessuno si sia ancora preoccupato di dire chiaramente se il reparto Dialisi, quello di Lungodegenza-Fisiatria, gli ambulatori specialistici e soprattutto l’Ambulatorio di Primo Soccorso saranno ripristinati, una volta superata l’emergenza. Ora si pretende una risposta. Si metta al bando l’ipocrisia e si affrontino le questioni con la massima trasparenza. La stessa trasparenza che, a gran voce, chiediamo alla politica, dobbiamo pretenderla anche dai tecnici: la programmazione sanitaria approvata dalla Conferenza sanitaria per gli anni 2012/14 deve essere rispettata! Nel frattempo, visto che il lavoro della Commissione tecnica sulla struttura si annuncia piuttosto lungo, si possono fare tre cose: prima di tutto occorre trovare una sede temporanea per ripristinare la normale attività ambulatoriale specialistica. Le persone non possono andare a Cento per una semplice medicazione. La seconda cosa ha, invece, carattere strategico: la Regione e l’Azienda Usl devono decidere in fretta se intervenire sul Borselli oppure sia meglio investire le risorse in una nuova struttura, moderna e funzionale e, ancora, se sia preferibile una gestione privata convenzionata anziché quella diretta. A quanto mi risulta, ci sono imprenditori che continuano a dimostrare interesse. Infine, terza ed ultima cosa, ritengo sia indispensabile che l’Azienda affronti subito la riorganizzazione del 118: sia l’Ambulanza che l’Auto  Medica vanno dislocate a Bondeno – potrebbero sostare anche presso la nuova Stazione dei Vigili del Fuoco per esempio -  e non a Casumaro, come si vocifera. È questo il momento di assumere decisioni,  prima che arrivino le elezioni e tutto si perda nella campagna elettorale.
Davide Verri consigliere provinciale gruppo Per Noi                                          "


7 commenti:

  1. Dando per perso l'ospedale, un collegamento ferroviario dedicato Bondeno-Cona, utilizzando le esistenti linee regionali Suzzara-Ferrara e Ferrara-Codigoro è stato pensato?

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    1. caro bondeno com, se ti sei alzato alle 7.13 di domenica mattina per fare questo commento potevi stare tranquillamente a letto.

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  2. Vedo con piacere che e' stata aggiornata l'ora e pertanto il mio commento sulla levataccia di bondenocom e' fuori luogo.
    Resta il fatto che la fantasia sulle linee ferroviarie mi fa inorridire.
    Vi ostinate a chiamarlo ospedale ma ospedale non è piu' da quel di'.
    Certo sono stati presi degli impegni su quel minimo di servizi da lasciare ai cittadini di Bondeno ma, parafrasando il Vangelo di oggi (è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri in paradiso)allora mi sento di dire:
    E' PIU' FACILE CHE SI REALIZZI IL PASTIFICIO A BONDENO CHE L'USL RENDA IL BORSELLI AGIBILE O RIDIA I SERVIZI ESISTENTI PRIMA DEL SISMA.
    Come tanti pensano nella comunita',nel caso in cui fosse confermata l'impossibilita del recupero (!!!!), sarebbe eticamnete giusto che l'immobile del Borselli venisse restituito al Comune di Bondeno in quanto verrebbe a cadere lo scopo per il quale era stato ceduto.

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    1. Grazie alla Tua precisazione ho modificato l'orario che prima era posizionato sull'ora della costa occidentale degli Stati Uniti, dove ha sede il server che ospita il blog.
      Quanto all'immobile "Borselli" concordo che sarebbe assolutamente opportuna ed etica la sua restituzione alla cittadinanza di Bondeno, anche se lo ritengo improbabile.

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  3. Mi meraviglio che il sig.Verri si meravigli di ciò che accade all'ospedale e solo adesso si senta la sua voce. Mi meraviglio che il sig. Alleotti si meravigli. Mi meraviglio che qualcuno pensi a come andare a Cona visto che verrà giù e sarà reso inagibile nel giro di non molto tempo. Perciò mi viene solo una parola: vergognatevi tutti destra, sinistra, centro e tutti quei partiti con nomi così variopinti!!!!

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  4. Evidentemente sig. anonimo lei non segue né i lavori del consiglio provinciale .- e per questo non le posso dare del tutto torto - e nemmeno la stampa. Mi occupo spesso di sanità, e di Bondeno in particolare(decine gli interventi in consiglio, le interrogazioni e le lettere ai giornali). Inveire contro tutto e tutti non serve a nulla e non aiuta a risolvere i problemi. Io spero che Cona non venga giù, vorrei però che a Bondeno ritornassero pochi ed efficienti servizi: ambulatori specialistici, piccola radiologia ed un Punto di Primo intervento oltre naturalmente all'ambulanza con medico a bordo. Qualora il Borselli fosse irrecuperabile, allora si dovrà costruire una piccola struttura nei pressi della stazione dei treni e delle corriere: lo spazio c'è e le risorse si possono trovare.

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    1. Struttura per ospitare chi prende il treno o la corriera per andare a trovare i parenti degenti a Cona? Ribadisco la necessità di collegamenti dedicati per chi deve andare a fare visite od esami a Cona e non è in condizioni di guidare l'auto.
      Checché ne pensi l'anonimo, mi sembra una richiesta ragionevole.

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