Terremoto, 6 miliardi di contributi a fondo perduto a cittadini e imprese per ricostruire
Vi ripropongo il copia incolla del comunicato satmpa della Regione Emilia Romagna tratto da questo link http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/terremoto-6-miliardi-per-la-ricostruzione
“Abbiamo ottenuto un risultato molto importante per i nostri cittadini, un contributo fino a 6 miliardi per gli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle abitazioni civili e dei macchinari e degli immobili ad uso produttivo. Il provvedimento è stato approvato al Senato all’interno del decreto sulla spending review, e abbiamo la piena convinzione che sarà approvato anche dalla Camera”. Lo ha affermato il commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, a margine dell’incontro con i sindaci dei Comuni terremotati che si è svolto a Bologna, e a cui ha partecipato anche il direttore dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera.“I cittadini riceveranno un contributo a fondo perduto per una somma pari all’80% del danno più le risorse necessarie per l’adeguamento alle norme anti sismiche – ha spiegato Errani - Il contributo sarà erogato dalle banche convenzionate direttamente ai privati interessati, senza costi aggiuntivi, con il procedere dei lavori sulla base degli stati di avanzamento. Un risultato semplificato, trasparente, perché vogliamo contrastare in tutti i modi ogni possibile forma di infiltrazione delle organizzazioni mafiose”.Il presidente ha letto ai presenti qualche passaggio della lettera del ministro dell’Economia Vittorio Grilli, che conferma l’impegno del Governo per le popolazioni colpite dal sisma. “I cittadini e le imprese – scrive Grilli - avranno a disponibili queste risorse a decorrere dal 1° gennaio 2013, immediatamente dopo il riconoscimento del contributo da parte del Commissario, ed avranno il vantaggio di poter governare personalmente i processi di loro impiego e monitorare i tempi di utilizzazione delle risorse per le finalità di ricostruzione, autorizzando gli stati di avanzamento dei lavori”.“Il provvedimento troverà applicazione pratica una volta convertito il decreto sulla spending review – ha confermato il direttore Befera - con due provvedimenti, uno del direttore delle Agenzie delle entrate, che stabilisce modalità e criteri per utilizzare quel credito d’imposta, e un protocollo d’intesa tra i presidenti commissari e l’associazione bancaria, per tutte le modalità di utilizzo di questi 6 miliardi. Stiamo lavorando per riuscire ad anticipare la disponibilità delle risorse dal 1° gennaio 2013 al 1° settembre 2012. Inoltre – ha aggiunto Befera - nello stesso provvedimento è prevista un’ulteriore proroga di 6 mesi dei termini di prescrizione e di decadenza delle attività di controllo dell’agenzia delle entrate, che saranno ripristinate solo a marzo 2013”.Nella lettera del ministro Grilli si conferma inoltre la possibilità per i Comuni colpiti di assumere personale aggiuntivo. “Viene autorizzata per gli anni 2012 e 2013 – scrive Grilli – l’assunzione con contratti di lavoro flessibile sino a 170 unità di personale per i Comuni colpiti dal sisma. Queste risorse umane potranno risultare utili per rinforzare il numero di coloro che si stanno prodigando per la più rapida ripresa delle normali condizioni di vita e di lavoro nei territori colpiti”.La disposizione per la ricostruzione
La disposizione introdotta nel decreto legge sulla revisione della spesa, che dispone il finanziamento per la ricostruzione delle abitazioni e delle imprese, a partire dal primo di gennaio 2013 sarà immediatamente applicabile a tutti i cittadini e agli imprenditori che avranno diritto al contributo riconosciuto dal commissario.In sostanza il cittadino, senza alcun onere e anche se non ha alcun tipo di reddito, potrà presentarsi ad una delle banche che hanno aderito al protocollo dell’Abi munito dell’autorizzazione del Commissario alla ricostruzione, e con questo atto chiedere e ottenere l’apertura del finanziamento. Il cittadino dovrà solo sottoscrivere gli atti ed il contratto necessari per il finanziamento.Per i cittadini si tratta di un procedimento certo, semplice e senza burocrazia, mentre il credito d’imposta è un meccanismo fra le banche e l’agenzia delle entrate.
l' idea sembra veramente buona per abbattere la burocrazia,
S P E R I A M O B E N E
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