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martedì 21 ottobre 2014

Sindrome da abbandono

So che vi state lamentando per la "scarsa" produttività del vostro blogger, ma debbo confessare che sono stato impegnato in un altro progetto editoriale sul web, che mi ha tenuto particolarmente impegnato .
Tuttavia, a parziale giustificazione della mia latitanza, debbo addurre, l' assoluta mancanza di provvedimenti amministrativi della Giunta di Bondeno .
Infatti dopo il consiglio comunale di Bondeno del 30 settembre scorso, sono stati pubblicati solo "due" delibere di giunta prese nella seduta del 8 ottobre scorso; per altro delibere di non grande significato politico:

deliberazione n° 223 del 8.10.2014
RICHIESTA PARTENARIATO PROGETTO "TECNICO DELL'INTERNALIZZAZIONE"

deliberazione n° 224 del 8.10.2014 
RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO INDETERMINATO IN ESSERE CON I DIPENDENTI CHE MATURINO, I REQUISITI CONTRIBUTIVI DI ACCESSO ALLA "PENSIONE ANTICIPATA", IN APPLICAZIONE DELL'ARTICOLO 1 COMMA 16 DELLA LEGGE N. 148/201 E SUCCESSIVE.

Delibere non particolarmente interessanti, tanto  da essere poste all'attenzione dei lettori del Blog.



E così, cari amici, comincia a diffondersi in chi vi scrive, ed in chi mi legge,  una sorta di sindrome da abbandono.

A soli pochi giorni dall'ufficializzazione della candidatura del sindaco Alan Fabbri alla carica di Presidente della Regione Emilia Romagna, la macchina politica del comune è già proiettata, anima e corpo, nella competizione elettorale, a sostegno dell'illustre candidato, e la macchina amministrativa, lasciata a se stessa, arranca orfana dell'indirizzo politico.

Cari amici dobbiamo farcene una ragione, con tutta probabilità, e non è necessariamente un male, il sindaco Fabbri assurgerà, in un modo o nell'altro, agli scranni del Consiglio Regionale.


Superato lo smarrimento iniziale, ritengo che l'ascensione di Fabbri alla regione, sia un'ottima occasione per analizzare cosa siano stati questi cinque anni di amministrazione Fabbri per Bondeno e quale eredità il sindaco lasci ai propri concittadini.

Una riflessione che, in assenza della figura carismatica di Alan Fabbri, potrà serenamente esaminare i risultati dell'amministrazione del sindaco Fabbri e ,tolto appunto "Alan",  cosa resta sul territorio di questo suo "singolare" modo di amministrare la cosa pubblica.




1 commento:

  1. ma quando mai, a parte le feste e altri eventi ludici, il sindaco ha dettato la linea anzi, come lo chiama lei, l'indirizzo politico del comune? fino a poco tempo fà mi sembrava che neanche lei avesse dubbi. ora aspettiamo fiduciosi le elezioni regionali e votiamo tutti compatti per il nostro sindaco, è la prima e forse ultima occasione che ci viene offerta per avere un padano bondenese buranese d.o.c. se non proprio presidente della giunta regionale, almeno consigliere.male che vada farà quello che hanno fatto il trota e cota.

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