Oggi leggendo, come al solito, estense.com sono stato colpito da un articolo che, come si suol dire, mi ha aperto il cuore , e mi ha fatto pensare di non essere solo su questa terra.
Mi riferisco all'articolo a firma della redazione dal titolo
La crisi edilizia crea ‘fannulloni’ in Municipio
che riporta l'intervento del Consigliere Comunale di Forza Italia VITTORIO ANSELMI , candidato sindaco alle scorse
elezioni comunali di Ferrara, il quale evidenzia alcune criticità dell'Ufficio Tecnico del comune di Ferrara. La problematica è ben conosciuta dai lettori del blog ed è tranquillamente riscontrabile anche presso il comune di Bondeno, così come abbiamo evidenziato in numerosi post, uno su tutti il seguente;
http://albo-pretorio-bondeno.blogspot.it/2013/04/la-volpe-perde-il-pelo-ma-non-perde-il.html
elezioni comunali di Ferrara, il quale evidenzia alcune criticità dell'Ufficio Tecnico del comune di Ferrara. La problematica è ben conosciuta dai lettori del blog ed è tranquillamente riscontrabile anche presso il comune di Bondeno, così come abbiamo evidenziato in numerosi post, uno su tutti il seguente;
http://albo-pretorio-bondeno.blogspot.it/2013/04/la-volpe-perde-il-pelo-ma-non-perde-il.html
In passato ho condiviso con Vittorio Anselmi, la militanza in Forza Italia, e pur non avendo avuto rapporti personali diretti, ci siamo incrociati in alcuni convegni e riunioni.
Evidentemente, come le AFFINITA' ELETTIVE avvicinano gli elementi della chimica, le nostre comuni convinzioni politiche liberali hanno finito, a nostra insaputa, per dare le medesime risposte agli stessi problemi generati della burocrazia comunale.
Con piacere vi trascrivo di seguito l'intero articolo di estense.com. visibile al link
http://www.estense.com/?p=417233
Con piacere vi trascrivo di seguito l'intero articolo di estense.com. visibile al link
http://www.estense.com/?p=417233
consapevole che le affinità elettive avvicineranno anche altri "elementi" a noi simili su queste posizioni critiche.
La crisi economica ha pesantemente colpito il settore edilizio “tradizionale”, il personale degli Uffici Tecnici del Comune ha visto la propria attività ridursi drasticamente, ma in mezzo c’è stato il sisma e la conseguente esigenza di ricostruzione con tutto il carico dei permessi edilizi portato sull’Ufficio Sismica e Risparmio Energetico, oggi oberato dalle pratiche e impossibilitato a rilasciare i permessi in breve tempo, come invece sarebbe auspicabile.Sono, in sintesi, le osservazioni critiche che il consigliere comunale di Forza Italia Vittorio Anselmi pone all’Amministrazione in una mozione nella quale viene chiesto il potenziamento del servizio sismico e Mude (Modello unico digitale per l’edilizia).Anselmi esordisce citando la recente inchiesta svolta da “Il Sole 24 ore” che ha evidenziato come Ferrara risulti la prima provincia in Italia per trend negativo dei permessi di costruire (-93,1%), mostrandosi non soddisfatto dalla risposta del Comune che ha sostanzialmente identificato nelle misure di semplificazione il motivo per cui il quotidiano di confindustria ha visto un calo così netto.
Secondo il consigliere di Forza Italia “da una semplice ricognizione avvenuta mediante intervista di numerosi professionisti locali e degli stessi tecnici comunali, è emerso come gli Uffici Tecnici del Comune di Ferrara risultino da diverso tempo poco impegnati per carenza di pratiche da esaminare”. Situazione che avrebbe portato a una “evidente sperequazione nell’utilizzo delle risorse umane disponibili all’interno della macchina comunale: nell’area tecnica – sostiene Anselmi – si è passati da 2300 permessi/anno a 239; ciò significa esser passati da 10,45 permessi al giorno, a 1,086. Il tutto senza aver modificato il numero di impiegati e quadri, i quali, è di tutta evidenza, hanno visto calare in maniera vistosissima il loro carico di lavoro”.Mentre accade questo, “per far fronte all’emergenza prima, ed alla gestione della ricostruzione poi, è stato affidato tale incarico all’Ufficio Sismica e Risparmio Energetico, che fa capo al dirigente Marco Vanini: tale nuovo incarico – spiega Anselmi – avrebbe di fatto rallentato l’attività ordinaria di quell’ufficio creando un effetto a ‘collo di bottiglia’ che si ripercuote pesantemente sui tempi di istruttoria ed approvazione delle altre pratiche edilizie”. Secondo il consigliere di FI, che qui diventa molto critico, “l’evidente aumento del carico di lavoro di quell’ufficio, provocato dalle numerose pratiche legate alla ricostruzione, ha fatto sì che si procedesse all’assunzione con contratti a termine di nuovo personale tecnico, invece di procedere ad una ricollocazione del personale disponibile, così che attualmente l’Ufficio è costituito da 8 unità”Anselmi osserva inoltre come nell’ufficio Sismica, Risparmio Energetico e Ricostruzione post-sisma “vengono svolte meritoriamente complesse procedure di controllo delle diverse pratiche legate alla ricostruzione, che si caratterizzano per la più parte per la loro complessità tecnico-amministrativa”, situazione che ha portato alla situazione attuale con un numero di pratiche “ferme” che secondo il consigliere “assommerebbe a 350 ancora da evadere e altre 90 prenotate”, tanto che “molti lamentano anche i ritardi su operazioni pronte fin da prima dell’estate con la stagione clemente e che invece partiranno poco prima dell’inverno (con piogge ecc. ) con evidenti problemi tecnici ed organizzativi”.
“Ciascuna pratica legata alle procedure della ricostruzione post sisma – sottolinea Anselmi – coincide con una esigenza spesso essenziale di proprietari che aspettano la ricostruzione o riparazione della loro abitazione o della loro attività produttiva e ad ogni pratica corrisponde un preventivo, un cantiere pronto a partire, una attività di impresa che attende solo il via, in quanto le risorse economiche sono certe e disponibili”. Il consigliere di opposizione evidenzia come dal Comune “non viene sufficientemente considerata la notevole ricaduta economica diretta sul territorio comunale della eventuale apertura di tutti i cantieri previsti dalla ricostruzione. Interventi che complessivamente ammontano probabilmente ad alcune decine di milioni di euro tra importi diretti (contributi) e indiretti (miglioramenti, finiture, innovazione energetica ecc.”, senza contare le ricadute in termini di occupazione di maestranze, materiali edili, noli e trasporti.Da tutto questo nasce la richiesta di impegno diretta a sindaco e giunta “a procedere ad un immediato potenziamento dalla struttura organizzativa dell’Ufficio Sismica, Risparmio Energetico e Ricostruzione post-sisma, mediante la riorganizzazione e rimodulazione del personale tecnico disponibile e oggi sottoutilizzato negli altri Uffici Tecnici del Comune, a causa della perdurante crisi edilizia, al fine di promuovere una immediata accelerazione nei tempi di istruttoria ed approvazione delle pratiche di ricostruzione post sisma, oggi pendenti presso quell’ufficio, con conseguente sblocco dei cospicui finanziamenti e conseguente avvio dei cantieri della ricostruzione, a beneficio del sofferente settore edilizio nel nostro comune e per veder soddisfatte le più che legittime aspirazioni dei proprietari di beni danneggiati dal sisma del maggio 2012″.
nel nostro comune il problema non sussiste considerato l'alto numero di personale già dislocato dopo il sisma!
RispondiEliminaQuindi secondo Aleotti il personale è troppo e secondo Anselmi è poco. Scusate ma quale sarebbe l'affinità di vedute? O forse ancora una volta vale la massima aleottiana: "scusate non so se mi sono capito"
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