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mercoledì 20 febbraio 2013

avvocato del diavolo


Il post pubblicato oggi dal titolo Che cosa vi avevo detto ?  ha scatenato un gran numero di commenti, con mia grande soddisfazione. Tra gli altri ho apprezzato il commento di Lorenzo Berlato che da Buranese doc, nonchè,  negli anni ottanta, storico consigliere comunale democristiano ed ora consigliere in quota Lega Nord, ha rappresentato il proprio rammarico, per la perdita anche affettiva del fondo Zanluca.  
Lo ritengo sincero nel suo "sfogo".
Allo stesso modo mi sono sembrati ingenerosi alcuni commenti che mettevano in risalto il fatto "vero" che il consigliere Berlato  ha votato il piano vendite anno 2012 - 2014, in cui era ricompresa, tra gli altri beni, anche il fondo Zanluca. Infatti,  noi tutti sappiamo che,  in molte circostanze, i consiglieri comunali si esprimono con voti di "schieramento", che lasciano ben poco spazio ai distinguo ed alla sensibilità dei singoli, nella logica del muro contro muro.
La votazione del 20 dicembre 2011, nella serata di approvazione del bilancio preventivo 2012, fu una di quelle, 12 voti favorevoli (Lega Nord e PDL) ed 8 contrari (PD e IO voto per Bondeno). Un voto di schieramento.
Berlato nel manifestare, in ogni occasione,  la sua contrarietà alla vendita del fondo Zanluca, si è anche reso protagonista, insieme a due altri consiglieri di maggioranza, di un' assenza strategica dal consiglio comunale del 29.11.2012  , che avrebbe dovuto deliberare la vendita alla cooperativa Bellini della Zanzluca,  assenza magistralmente sfruttata dall'opposizione per far mancare il numero legale e rinviare il consiglio;  rendendo evidente a tutti lo scollamento della maggioranza sull'argomento.


Preso atto delle difficoltà nella maggioranza la nostra intrepida giunta ha deciso di procedere ugualmente, non potendo fare altrimenti visti i debiti contratti, con la delibera che riporto fedelmente in seguito.
Quindi cari lettori, se cercate chi ha votato per la vendita della Zanluca, lo troverete nella delibera di giunta del 7 febbraio 2013.

DELIBERAZIONE N° 35 trasmessa ai Capigruppo  elenco n° del

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
Oggetto: Individuazione dei lotti di terreno del fondo Zanluca da vendere con il sistema dell'asta pubblica
L'anno duemilatredici il giorno sette del mese di febbraio alle ore 09:30, nella sala del Palazzo Municipale; previo esaurimento delle formalità prescritte dalla Legge e dallo Statuto, si è riunita sotto la presidenza Il Sindaco Dott. Alan Fabbri la Giunta Comunale. Partecipa all’adunanza ed è incaricato della redazione del presente verbale Il SEGRETARIO GENERALE Dott.ssa Daniela Ori.
Intervengono i Signori:
Fabbri Alan, Sindaco
Pancaldi Luca,  Vice Sindaco
Cestari Emanuele, Assessore
Vincenzi Marco, Assessore
Saletti Simone, Assessore
Poltronieri Francesca Aria, Assessore
ne risultano presenti n. 6 e assenti n. 0.
Il Presidente, riconosciuta legale l' adunanza, dichiara aperta la seduta ed invita la Giunta Comunale a trattare il seguente argomento :

Oggetto: Individuazione dei lotti di terreno del fondo Zanluca da vendere con il sistema dell'asta pubblica

LA GIUNTA COMUNALE

Premesso
- che con Delibera del Consiglio Comunale n. 91 del 20.12.2011 è stato approvato il piano vendite per il triennio 2012-2014;
- che tra gli immobili inseriti nel piano vendite è stata prevista per l’anno 2013 la vendita di un’ulteriore porzione del fondo Zanluca per una superficie di mq. 574.743 al prezzo di €/mq. 3,50 (trevirgolacinquanta);
- che, al momento attuale, si ritiene opportuno procedere alla vendita di n. 2 lotti di terreno, come evidenziati negli allegati planimetrici (All. A e B), a destinazione agricola nel vigente PRG e nel PSC adottato, per una estensione complessiva di mq. 539.774, salvo esatta determinazione a seguito del frazionamento catastale in quanto la differenza prevista nel piano vendite si riferisce ad aree di futura espansione residenziale, che il Comune non intende cedere al momento in quanto necessitano di una revisione del prezzo a base d’asta, stante la loro destinazione;
- che rispetto alla previsione di € 2.011.600, la base d’asta complessiva è pari a € 1.889.209,00 e pertanto ci si riserva di proporre al consiglio un ulteriore vendita a prezzo rivisto dell’area rimanente in caso l’esito della gara portasse a minori entrate rispetto alla previsione
- che l’area di terreno di cui sopra è suddivisa in due parti non adiacenti, per cui si ritiene opportuno procedere alla sua vendita in due lotti distinti e separati;
- che la vendita in due lotti, in considerazione del loro prezzo base d’asta, è sicuramente più opportuna, essendo più appetibile per il mercato immobiliare;
- che i lotti di terreno che si intende vendere sono i seguenti:
LOTTO N. 1
Appezzamento di terreno agricolo dell’estensione di mq. 321.405 circa, salvo esatta determinazione a seguito del frazionamento catastale. Vendita a corpo.
PREZZO BASE D’ASTA: €/mq. 3,50 (trevirgolacinquata);
(costo complessivo stimato a base d’asta €. 1.124.917,50 (€/Mq. 3,50 x mq. 321.405);
DEPOSITO CAUZIONALE: €. 112.491,75;
(pari al 10% dell’importo complessivo stimato base d’asta);
Identificazione catastale del terreno:
omissis
LOTTO N. 2
Appezzamento di terreno agricolo dell’estensione di mq. 218.369 circa, salvo esatta determinazione a seguito del frazionamento catastale. Vendita a corpo.
PREZZO BASE D’ASTA: €/mq. 3,50 (trevirgolacinquata);
(costo complessivo stimato a base d’asta €. 764.291,50 (€/Mq. 3,50 x mq. 218.369);
DEPOSITO CAUZIONALE: €. 76.429,15;
(pari al 10% dell’importo complessivo stimato base d’asta);
Identificazione catastale del terreno:
omissis
- di dare atto che l’asta pubblica viene espletata con il sistema del massimo rialzo sul prezzo estimativo posto a base d’asta da esprimersi con offerte segrete, in applicazione dell’art. 10, comma 1a) del “
Regolamento Comunale per l’alienazione degli immobili di proprietà comunale” approvato con DCC n. 23 del 26.02.2002;
omissis

A voti unanimi e palesi;
DELIBERA
1) la premessa forma parte integrante e sostanziale del presente atto, che qui si intende integralmente richiamata;
2) di dare mandato al Dirigente del Settore Tecnico di procedere alla vendita per asta pubblica, con il sistema del massimo rialzo sul prezzo estimativo posto a base d’asta da esprimersi con offerte segrete, in applicazione dell’art. 10, comma 1a) del “
Regolamento Comunale per l’alienazione degli immobili di proprietà comunale” approvato con DCC n. 23 del 26.02.2002, dei n. 2 lotti di terreno agricolo descritti in premessa, per il prezzo base d’asta ivi indicato e di predisporre il relativo bando;

3) di dare atto che su entrambi i lotti di terreno posti in vendita insiste il diritto di prelazione a favore della Cooperativa Agricola Braccianti “Giulio Bellini” scarl, in virtù del contratto di affitto Rep. 18551 del 29.04.2004, registrato a Ferrara il 12.05.2004 al n. 3082, serie 3, modificato con atto Rep. 18785 del 12.02.2007, registrato a Ferrara il 21.02.2007 al n. 1527, serie 3;
4) di dare atto altresì che il contratto di affitto va a scadere il 10.11.2019; tuttavia il Comune di Bondeno ha il diritto di recedere anticipatamente rispetto alla scadenza stabilita, ovvero al termine di ogni annata agraria senza che l’affittuario possa accampare diritti o pretese di sorta. La facoltà di recesso deve essere esercitata mediante l’invio di lettera raccomandata a.r. da inoltrasi all’affittuario con preavviso di mesi quattro prima della scadenza dell’annata agraria nella quale si intende porre
termine al rapporto;

5) di stabilire che entrambi i lotti di terreno vengono compravenduti a corpo e non a misura nello stato di fatto e di diritto e con le destinazioni in cui si trovano, con le relative accessioni, pertinenze e parti comuni, diritti, servitù attive e passive, oneri, vincoli imposti dalle vigenti leggi in materia urbanistica, nonché i vincoli agro ambientali esistenti;
6) di prevedere che le spese di frazionamento dei lotti di terreno, l’eventuale aggiornamento catastale degli stessi, ai fini della redazione dell’atto pubblico di compravendita, saranno a carico degli acquirenti, in applicazione del vigente Regolamento comunale per l’alienazione degli immobili di proprietà comunale, approvato con DCC n. 23 del 26.02.2002;
7) di stabilire che al bando di gara sia data la maggior pubblicità possibile attraverso la pubblicazione sul sito internet del Comune, attraverso la pubblicazione sui giornali e con ogni altro mezzo ritenuto idoneo;
8) di demandare al Dirigente del Settore Tecnico l’approvazione del bando di gara e l’indizione della stessa, in applicazione del citato Regolamento Comunale per l’alienazione degli immobili di proprietà comunale;
quindi, con successiva ed unanime votazione, stante l'urgenza
DELIBERA
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile , ai sensi dell'art.134, 4°
comma del D.Lgs n. 267/2000.




Voglio concludere con una precisazione, a cui tengo molto: 
La mia avversità alla vendita della Zancluca, non ha nulla a che vedere con la Cooperativa Giulio Bellini, che ha sempre gestito il fondo in affitto, creando lavoro per i cittadini e reddito per il comune. Una proficua attività che in seguito a questa ultima scelta della nostra giunta, rischia di essere pesantemente penalizzata.


22 commenti:

  1. E allora sempre come posizione "di parte" doveva continuare ad appoggiare la cessione: logica aristotelica o meglio ancora, coerenza.

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  2. Il post di Tiwyn dice tutto ciò che c'è da dire sull'argomento. Semplice e perfetto. Per me finisce qui.

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    1. Cos'è che dice e proponeva di così intelligente @Tiwyn ? Bisognava che il Comune vendesse i 56 ettari a trattativa privata al prezzo di 32.500/ha come stava proponendo la Giunta al Consiglio ? E come mai se guardate sopra nella delibera dell'asta pubblica,nelle premesse si legge invece che il prezzo già nel famoso Piano Vendite del 20/12/2011 risultava essere di 35.000/ha ? Ricordo che si è ampiamente detto che il prezzo commerciale REALE è anche superiore a quest'ultimo detto. Ho anche letto che altri comuni stavano vendendo ad asta pubblica il loro terreno ad oltre 40.000/ha. Detto ciò se andava in porto la cessione sostenuta da Twyn si creavano i presupposti affinchè un cittadino qualsiasi chiedesse alla Corte dei Conti di fare chiarezza su un possibile eventuale danno erariale alle casse comunali, in riguardo ad una vendita così consistente a trattativa privata, oltretutto ad un prezzo presumibilmente molto più basso del dovuto. Complimenti per la scelta !!! Tanto l'eventuale danno erariale l'avrebbero pagato tutti i consiglieri che avessero approvato la vendita sbolognata loro dalla Giunta. Tutto a che pro ???

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  3. Quest'ultimo Blog ha anticipato di pochi attimi le precisazioni che stavo scrivendo per quello precedente.Il dottor Aleotti ha già dato dei riferimenti e interpretazioni frutto della sua conoscenza ed esperienza politica. Oltre manifestare un mio sincero pensiero sul tema in questione, non era e non è mia intenzione, nè voglia, tantomeno ritengo sia il momento di polemizzare.Per chi non mi conosce bene e per chi fa finta di non aver ben presente la mia correttezza nei confronti delle cose e delle persone, voglio chiarire un paio di cose. Ricordo che fin dagli anni '80 si approva in Consiglio Comunale il così detto Piano Vendite, ma è sempre stato inteso (da me e da altri)nel senso di dare un prezzo ad una serie di beni comunali che potrebbero essere venduti. La reale vendita poi di un immobile comunale passava di solito dopo un aperto confronto politico di opportunità, e quì mi fermo. Sul fatto poi che in punta di fioretto legale mi si voglia rinfacciare il fatto che io abbia approvato il Piano Vendite con la Zanluca dentro, posso rilevare che: anche molte voci di investimenti ed opere da eseguire, approvati nel bilancio preventivo del Comune non è per niente detto che con questo vengano realizzati e tante volte invece restano lettera morta, per intenderci quello che G.Nardini chiama "il libro dei sogni". In ogni caso da imprenditore, quando vesto i panni di consigliere comunale, ho sempre cercato di amministrare come un buon padre di famiglia e quindi se ho approvato a malincuore la vendita dei 36 ettari degli anni scorsi perchè anche le giunte precedenti l'avevano fatto, il privarsi del tutto in questa legislatura anche del rimanente terreno agricolo della Zanluca,non sono ancora riuscito a digerirlo. Questo mio dissenso l'ho sempre manifestato sia al Sindaco, alla Giunta e a tutta la maggioranza in più riprese, "casualmente" non ero presente la sera della tentata vendita a trattativa privata. Con ciò io sono il primo che vorrebbe la Zanluca gestita come è da sempre, dalla cooperativa locale, e perchè fosse ciò in tutta sicurezza e senza forzature, ritengo sarebbe stato meglio per tutti non vendere e lasciarla tranquillamente in affitto alla "Bellini". Per essere estremante chiaro vorrei ricordare le ultime righe della mia lettera di dimissioni da capogruppo letta in Consiglio: "..da domani sarò come al solito al servizio del Movimento...interpretando fino in fondo la fiducia che mi hanno concesso gli elettori, ribadendo a loro e a tutti che continuerò a svolgere questo incarico con la dedizione e rettitudine che...mi porterà a rifiutare sempre, qualsiasi forma di prostituzione intellettuale."

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  4. Caro Berlato, mi consenta: lei se era veramente coerente si doveva dimettere da consigliere comunale. Quindi parlare di "movimento" mi pare veramente fuori luogo, se c'è un partito immobile e immobilista quello è la Lega Nord, soprattutto in quel di Bondeno. Mi sa, però, che i suoi trascorsi nella DC (a proposito della Lega Nord in mano ai giovani, come vuole la vulgata popolare della piazza matildea), si fanno sentire e piuttosto che dimettersi da Consigliere Comunale fa acrobazie che neppure i migliori funamboli circensi riuscirebbero a compiere.

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    1. E' vero che sto facendo qualche acrobazia, non certo però per stare seduto democristanamente sulla sedia del Consiglio Comunale, come vuol far intendere lei. Forse le sfugge che il mio stipendio per tale ruolo, a fronte di riunuoni istituzionali di capigruppo, di commissioni, di commemorazioni e di Consigli, trasferimenti,telefono,lettura e studio dei documenti compresi, è stato di ben 15 € netti ogni seduta del Consiglio(circa una al mese), e di questi le posso far vedere gli estremi del versamento fatto al movimento Lega Nord corrispondente al 15% di tali gettoni di presenza, come richiesto dal partito a chi riceve soldi per cariche pubbliche.Dei 2.000 € che abbiamo ricevuto per le spese del gruppo, ne abbiamo usati circa 600 per una assicurazione(siamo in 6) ininerente la funzione che ricopriamo e i rimanenti 1.400 circa li abbiamo versati al nostro Comune per la ricostruzione delle scuole. Come ho fatto rilevare nella mia lettera, cerco di eseguire la volontà e interpretarne lo spirito, di chi mi ha incaricato col voto di rappresentarli a gestire la Cosa Pubblica. Questo ho fatto, credo sinceramente, abbastanza dignitosamente, e cercherò di continuare a farlo nella compagine politica a cui ho manifestato la fiducia mia e dei miei elettori, sulla base di progetti e presupposti, rifiutandomi però di subire imposizioni oltre il lecito. Sui miei IDEALI filo democristiani non nè ho voglia di parlarne in questo contesto.

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    2. Guardi che quello che i consiglieri comunali percepiscono non è uno "stipendio", si chiamano gettoni di presenza. E per quanto ne sono vi sono alcuni suoi colleghi che anzichè farseli pagare li girano direttamente in beneficenza ad associazioni di volontariato. Questo è così oggi ed era così anche nelle precedenti legislature.
      Lei, mi consenta ancora una volta, continua ad arrampicarsi sugli specchi e, nonostante non si certo di primo pelo nell'agone politico locale, si dimostra sprovveduto e poco coerente. Trovo quindi sgradevole questo continuo richiamo ai soldi dati in beneficenza: questa la si fa in silenzio. Voi invece continuate a sbandierare ai 4 venti che date soldi (non proprio vostri per la verità ma dei cittadini) per il terremoto. Quindi, la prego, non mi venga a raccontare quanto siete buoni e bravi.
      Saranno però i cittadini a dire se la mia opinione è azzeccata oppure sia solo una percezione.

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    3. Mi spiace ma lei ha capito ben poco di quel che ha letto. E' più realistico però, pensare che non voglia o faccia finta di non capire. Intanto mi fa una correzione priva di alcun fondamento, sul termine "gettoni di presenza", in quanto la invito a munirsi di occhiali adeguati per leggere cosa c'è scritto nella settima riga del mio precedente commento. Il fatto di specificare la provenienza, il quanto e la destinazione dei fondi di cui ho potuto usufruire per il ruolo istituzionale che ricopro, deriva semplicemente dalla sua pesante illazione che richiamava il mio comportamento come un tentativo di trattenere democristianamente la poltrona, come se da questa occupazione ne ricavassi chissà quali e quanti riscontri economici. E' proprio per enfatizzare il miserrimo emolumento che ricevo (15€ circa al mese) che inizialmente l'ho chiamato provocatoriamente "stipendio", mentre alla 7' riga dico: "di tali gettoni di presenza", dove il "di tali" richiama ovviamente il precedente "stipendio" che implicitamente quindi, sostituiva nella definizione il termine "gettoni di presenza". Sulla mia coerenza e correttezza, la rimando agli altri commenti che ho scritto sul punto, in questo Blog, ma dubito abbia anche solo la predisposizione a voler leggere e possibilmente comprendere quello che non l'aggrada.

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  5. Sig.Berlato si dimetta e porti con se tutti gli altri consiglieri della Lega,salvate l'onore e non affondate con questa Giunta che vi sta manipolando e usando per i propri comodi. E' la gente di Bondeno che ve lo chiede!

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  6. ...di lotta e di governo...

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  7. Mamma mia Berlato, sento sempre più lo stridore di unghie sullo specchio. Parla di "miserrimo emolumento", di "stipendi" (poi si corregge con gettoni di presenza), del 15% dato al suo partito. Ma, come diceva Totò, ci faccia il piacere e se ne vada. La gente è arcistufa di personaggi come lei. Vi credete gente per tutte le stagioni ma avete finito di correre. Grillo e le nuove leve di giovani vi spazzeranno via.

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  8. Io non ho capito però di cosa sarei accusato. Ho capito invece che lei non comprende o non vuole comprendere quello che legge. Fortuna mi accontento del giudizio delle persone serie che mi conoscono e sanno cosa ho fatto e come mi sia comportato nella vita, per la famiglia, nel lavoro e in generale per la mia società(politica e volontariato compreso). Non mi curo quindi delle esternazioni diffamatorie gratuite, lanciate verso persone che non si conoscono, dietro l'anonimato, da personaggi che, o arrivano solo fino lì o eseguono un ordine del padrone.

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    1. Mi sa che la accusino di avere modificato la propria opinione. Ma anch'io la cambio spesso.
      Cambiare idea è un sintomo che i neuroni funzionano, ma non tutti apprezzano.

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    2. Eh no! E' comodo dire: "cambiare idea è sinonimo di neuroni che funzionano". Qui si tratta di ben altro atteggiamento. Tra l'altro non sapevo che il sig. Berlato avesse pure un avvocato d'ufficio, buono a sapersi.
      Qui si tratta di contestare a Berlato un atteggiamento incoerente, poco trasparente, decisamente opportunista. Penso sia sufficiente per dire che Berlato da vecchio democristiano (per me non una medaglia al valore questa esperienza nella file della DC) cambia idea in base a opportunità politiche e non in base al fatto che i neuroni girano (che vuol dir tutto e niente).
      Secondo me queste modalità da vecchia politica politicante non dovrebbero più sussistere e poichè, invece, esistono ancora, cerco di farlo presente a concittadini e lettori di questo blog.

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    3. caro sig. Berlato, quindi ieri sera ha votato contro l'approvazione del bilancio di previsione?

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    4. Ci sono i verbali a sancire come direbbe Sgarbi(Vittorio) chi è la ....CAPRA !!!

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  9. Tranquillo Sig.Berlato,potrà continuare a cambiare idea quando vuole ma in Coinsiglio Comunale dovrà sempre alzare la mano a comando,secondo il volere del partito.E questa non è diffamazione ma pura verità.

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    1. Premesso che concordo con il dottor Campi sul fatto di poter cambiare idea, soprattutto se cambiano i presupposti, sono arrivato alla conclusione che lei signor Anonimo è una di quelle persone che...non esalano aroma di aglio neanche se ne mangia una tornatura. Continua a diffamarmi dicendo che cambio idea e alzo la mano a comando. E' assodato che trovandosi in un gruppo, che si tratti della famiglia o di un partito politico, non si può pretendere di imporre la propria idea, ma tante volte, per spirito di gruppo, ci si adegua alla maggioranza del gruppo stesso(basilare regola democratica). A volte però ci sono scelte che per diversi motivi, vanno oltre lo spirito di gruppo e pur avendo manifestato il proprio dissenso, non si vuole osteggiare il volere della maggioranza della propria coalizione, votando contro, e neanche ci si può uniformare ad una decisione che sarebbe troppo sofferta.Da che mondo è mondo esiste una terza forma democratica per esprimrsi che consiste nell'astensione, nel non partecipare al voto o quella di assentarsi. Quindi quand'è che io avrei cambiato idea sulla non convenienza per l'Amministrazione, la comunità e per la cooperativa Bellini,dell'alienazione di tutta la Zanluca agricola rimanente, in questa legislatura, dopo averne appena ceduti ulteriori 36 ettari??? Grande saccente, chi mi ha visto alzare la mano a comando il 29/11/12 nel Consiglio che avrebbe dovuto vendere l'Azienda a trattativa privata? Chi mi ha visto nel Consiglio di ieri sera alzare la mano a comando per approvare il Piano Vendite Poliennale che comprendeva la Zanluca e nell'approvare il bilancio che sanciva l'utilizzo dei soldi incamerati da tale vendita ad asta pubblica ? Nessuno ha potuto vedermi, perchè non c'ero in entrambe le sedute. Quale sarebbe quindi la pura verità ? Sarebbe quella che: prima di aprire la bocca bisognerebbe almeno sincerarsi che la massa grigia cerebrale(se esistente) fosse collegata ! N.B. Il piano vendite approvato nel dic '11, dove tra i vari immobili era presente anche la Zanluca, come lo era stata per tante altre volte negli anni, era proposto come una semplice formalità per adeguare i prezzi dei beni comunali e SAREBBE stato oggetto di ampia discussione ogni eventuale alienazione. Nonostante ciò avevo da subito espresso a tutti gli interessati, il mio parere negativo a tale alienazione.

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  10. Sig. Berlato difficile concordare sulla diserzione, piú onorevole le dimissioni senza dubbio. Se non ricordo male il consiglio del 29/11/12 non si é tenuto proprio.

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    1. Ricorda molto male, se non ricorda del perchè non si è tenuto, perchè diventa fondamentale per capire di cosa stiamo parlando. Su questo Blog se n'è parlato in lungo e in largo. Quindi a questo punto è inutile che io debba riprendere e ripetere non solo questa volta, cose che chi interviene non ha il buon senso di documentarsi, anche abbastanza facilmente su questo Blog!!!

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  11. Scusate, ma perche non proseguite questo botta e risposta per telefono, credo che oramai di interessante ci sia ben poco e quindi se credete posso fare da tramite per scambiarVi il numero di telefono .

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  12. Comunque i primi a vendere parte della Zanluca sono stati proprio Verri e Aleotti. Le delibere parlano chiaro, e ad un prezzo molto più basso e a trattativa privata

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