AUTOGESTIONE

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sabato 8 novembre 2014

Bondeno Caput Mundi

Cari lettori siete commoventi !!!

Anche in questo lungo periodo di mia assenza dal Blog,  avete continuato a frequentare questo nostro spazio con una assiduità ammirevole, e questo mi commuove, e mi dà la carica per la miglior gestione del blog che tanto interesse riscuote in tutti noi. 
Grazie, non merito tanto.

In queste due settimane di assenza dal Blog, sono andato in viaggio, lontano da Bondeno e dall'Italia, per guardarmi intorno ed essenzialmente vedere come "la gente" vive e lavora .
Ebbene, dal mio osservatorio, oltre le Colonne d'Ercole, ho avuto modo di "ragionare" su come Bondeno sia assurta agli onori della cronaca italiana, in modo inaspettato e quasi inspiegabile.
Mi riferisco in particolare a due "ragazze" (spero mi passino il termine) di Bondeno, come Camilla & Brunella che con il loro
libro che parla di amori ed amanti hanno raggiunto una notevole e meritata notorietà, che le ha portate  in giro per l'Italia con questi loro divertenti racconti raccolti nel libro "Amo Te, starò con lei per sempre" 


Passando dalla cultura alla politica, la candidatura  alla presidenza della regione del sindaco Fabbri, nata come candidatura di bandiera, sta assumendo forti contenuti politici. 
Dallo slogan iniziale "Scegli un Sindaco" 


che aveva una decisa  connotazione amministrativa, e che tutto sommato ha riempito di orgoglio molti (non tutti) cittadini di Bondeno, il nostro Sindaco, anziché parlare delle sue capacità amministrative,  dimostrate in cinque anni di governo del comune di Bondeno, si è fatto trascinare dal Matteo Salvini, in una campagna elettorale, tutto sommato sgradevole, impostata sulla indicazione di "nemici pubblici" (zingari, islamici,....) che tolgono il pane ai buoni e bravi italiani (padani ???) sottintendendo che la causa della crisi economica che ha colpito l'intera Europa, abbia ragioni etniche e razziali. 


E' evidente il successo di una siffatta iniziativa , nei ceti più poveri ed incolti dell'elettorato. Lo si è già visto (purtroppo) in un passato, mai troppo remoto. Ma nessun risultato o successo personale, può giustificare un comportamento così disinvolto e pericoloso. E così il nostro Alan anziché spiegare come vorrebbe esportare (o meno), il modello Bondeno in regione Emilia Romagna, ha cominciato a spararle grosse, in tandem con Salvini, su autobus dedicati ai Rom o su fantomatiche scorte assegnategli dai Carabinieri per minacce ricevute dagli islamici. E così Bondeno è assurto agli onori della cronaca per problemi di convivenza, razziale e religiosa, che onestamente non ha mai avuto, 
che amarezza !!!        
  http://www.estense.com/?p=419782 


http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2014/11/07/news/minacciato-da-islamici-ma-non-risulta-1.10263715

Ma non è finita qui, anche nell'economia Bondeno si è fatto conoscere a livello nazionale, mi riferisco all'ormai mitico "pastificio".  
Estense.com nell' articolo a firma Daniele Oppo, http://www.estense.com/?p=418804  certifica la "FINE" della velleitaria iniziativa :
(...) la riconversione del ex zuccherificio di Bondeno in un nuovo e scintillante pastificio non avverrà più e a mettere una pietra tombale sulla questione è stato l’incontro di qualche giorno fa a Roma tra il segretario del ministro delle politiche agricole Angelo Zucchi (presente anche il capo dipartimento Luca Bianchi), l’assessore regionale Tiberio Rabboni e Finbieticola, proprietarie dell’area. In particolare, durante l’incontro, il nuovo Ad di Finbieticola Arturo Semerari ha rivelato di aver avviato due cause: una a Parma nei confronti di Thomas Food, l’ultimo dei tanti pseudo-investitori e una a Milano nei confronti della società di progettazione Enumplan per chiedere il risarcimento del danno dovuti alle inadempienze contrattuali. Finbieticola ha inoltre ottenuto dal tribunale di Ferrara lo sfratto della stessa Enumplan dalla palazzina che aveva in gestione nell’area dell’ex zuccherificio. “Fatti che evidentemente suonano la campana a morto sull’ipotesi pastificio”, commenta Rabboni. (...) 
E' notizia di questi giorni, apparsa sulla "Nuova Ferrara" del 6 novembre scorso a firma del nostro concittadino Maurizio Barbieri http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/ che  gli "incompresi" imprenditori svizzeri, abbandonato Bondeno al suo destino, sono approdati in Sardegna:
      Ora gli svizzeri puntano a investire in Sardegna
Ora gli svizzeri scommettono su una zona industriale sarda. Una società elvetica, la Kleefeld che già è comparsa in occasione del progetto di costruzione del pastificio di Bondeno nell’area dell’ex zuccherificio, vuole impiegare 50 milioni di euro per costruire macchinari destinati al settore alimentare di Vincenzo Garofalo, un nome noto nell’ambito della pasta. La società elvetica ha sede a Biasca nel Canton Ticino ed avrebbe puntato gli occhi nella semideserta area industriale situata a metà strada fra Sassari e Porto Torres. La Kleefeld ha prima ottenuto il nulla osta del Consorzio Industriale provinciale e poi il via libra da parte del Comune di Sassari per mettere in piedi la fabbrica. La conferenza dei servizi con tutti gli enti e i soggetti coinvolti si è tenuta negli uffici tecnici del Comune con esito positivo. La società ha annunciato quattrocento posti di lavoro.

L'articolo di Barbieri riprende infatti un'articolo apparso sulla Nuova Sardegna del 29 ottobre scorso a firma Vincenzo Garofalo dall'evocativo titolo :
      Svizzeri a Truncu Reale, tutti entusiasti
SASSARI. Sindacati e imprenditori benedicono l’arrivo dell’industria svizzera Keelfeld a Truncu reale. D’altronde 50 milioni d’investimento e quattrocento nuove buste paga non possono lasciare indifferente un territorio che ha fame di lavoro.
La Kleefeld installerà nella zona industriale a metà strada tra Sassari e Porto Torres una fabbrica per la costruzione di macchinari destinati all’industria alimentare. E tutti sono pronti a stendere tappeti rossi. «Conosco l’azienda Kleefeld e sono convinto che il progetto che vogliono mettere in piedi a Truncu Reale sia affidabile e meriti la massima condivisione», commenta il presidente della Confindustria del nord Sardegna, Pierluigi Pinna. «So chi sta portando avanti l’iniziativa e credo fermamente che al fianco di questi investitori si debba attivare l’intero territorio. Arrivano qua senza chiedere un centesimo, portano lavoro e buste paga, rivalutando un territorio al quale, potenzialmente non manca nulla per potere emergere e attirare nuove imprese», continua Pinna. «La zona industriale di Truncu Reale è a due passi da un porto industriali che gode di una posizione strategica nel Mediterraneo, è collegata all’aeroporto e offre tutti i servizi necessari alle aziende che volessero insediarsi in quelle aree. Dobbiamo fare in modo che imprese come la Kleefeld arrivino in Sardegna e investano in progetti importanti come quello presentato dagli svizzeri. Hanno dichiarato di avere scelto il Sassarese perché è un territorio che non conosce la criminalità organizzata, e questo è un aspetto positivo che noi per primi trascuriamo nel promuovere la nostra Isola. Dovremmo invece farne un biglietto da visita», conclude il responsabile dell’Associazione degli industriali. 
Il progetto della Kleefeld, società svizzera con sede nel Canton Ticino, è già passato al vaglio del Comune di Sassari, e ha superato positivamente una conferenza di servizi. Ora si aspetta il passo dell’azienda per avviare i lavori di costruzione della fabbrica, che prevedono la realizzazione di quattro nuovi fabbricati, di cui uno adibito alla produzione di profilati in lamiera d'acciaio e lavorazioni meccaniche, due a magazzini, e uno a portineria. Saranno realizzati anche parcheggi, pista ciclabile e aree verdi. Un’idea che trova il massimo entusiasmo anche fra i sindacati: «Siamo a completa disposizione per agevolare gli investimenti privati», dichiara il segretario generale della Cisl sassarese, Gavino Carta. «Un’azienda che vuole installare una fabbrica nel nostro territorio non può che essere la benvenuta e noi abbiamo il dovere di fare il massimo per favorirne l’insediamento. Sarebbe importante se il progetto della Kleefeld fosse solo il primo passo per attivare nel nostro territorio una filiera di produzione che valorizzi l’agroindustria sarda». 
Tutte cose che qui a Bondeno, abbiamo già sentito!
Tuttavia faccio i migliori auguri ai cittadini sassaresi ed alle loro istituzioni, auspicando  che da loro le cose vadano diversamente da come sono andate da noi. 


2 commenti:

  1. Certo, eridania aveva uno stabilimento anche in sardegna a Villasor. Era evidente!

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  2. Ho letto che Finbieticola si appresta a chiedere i danni ad Enumplan e a Thomas Food. Strano, la proprietà è l'unico soggetto ad aver guadagnato: una palazzina completamente ristrutturata a spese di alcuni artigiani bondenesi e la trasformazione di una parte dell'area all'abitativo. Gli unici ad aver subito danni sono i cittadini ed il Comune. A proposito perché quest'ultimo non chiede i danni? Il nostro sindaco candidato in regione potrebbe sollevare la questione della riforma zucchero però.

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