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giovedì 26 giugno 2014

Nessuno verrà a salvarci

Questa mattina su suggerimento dell'amico Paolo Giatti mi è capitato di leggere uno splendido pezzo di  Piero Roncoletta  pubblicato sul sito  http://www.appelloalpopolo.it/?p=9711  dal titolo :


Ci salveremo da soli!


Mi è talmente piaciuto che vorrei condividerlo con Voi, e quindi lo riproduco integralmente qui di seguito.
Buona lettura.
Nessuno verrà a salvarci.
Non gli americani esportatori di democrazia, né i virtuosi e civili popoli del Nord. Del resto, perché dovrebbero? Sono Stati capitalisti, non organizzazioni umanitarie! E se anche qualcuno si facesse avanti con un nuovo Piano Marshall, siamo sicuri che avrebbe il suo tornaconto.


E' la Sacra Legge dei Mercati, se qualcuno cade, gli dai un calcio, non tendi la mano.
Ma noi non abbiamo bisogno di nessuno. Senza dover necessariamente scomodare il Rinascimento, Leonardo o Michelangelo: questo è il Paese che, dopo cinque anni di guerra devastante, ha prodotto uomini come Enrico Mattei, Adriano Olivetti, Sandro Pertini, Giulio Natta, Federico Caffè, tanti illustri giuristi e grandi letterati.
Questo è il Paese che nel 1947 si è dotato di quella che fu unanimemente riconosciuta come la Costituzione più avanzata del mondo. E' il Paese del boom degli anni '60 e delle lotte per i diritti civili degli anni '70, è il Paese che è stato la quinta potenza economica mondiale.
Ma poi, una trentina di anni fa, qualcosa si è rotto. Abbiamo dimenticato di essere cittadini, ognuno si è chiuso nel proprio egoismo e nella ricerca del benessere individuale,ed abbiamo delegato ad altri tutte le decisioni importanti per la vita di una nazione.
E' così che i peggiori si sono impadroniti del potere, perché gli abbiamo dato carta bianca. E questa pessima classe dirigente ha usato il proprio potere per renderci simili a loro, distruggendo i veri valori, abbrutendoci nella ricerca ossessiva del denaro e del potere quali unici parametri per la misura della qualità di una persona.
Lo scopo è chiaro: creare una melma indistinta, incapace di pensiero e di reazione, incapace non solo di creare un'alternativa, ma persino di pensarla come possibile.
Ma adesso i nodi stanno venendo al pettine, una recessione senza fine sta portando alla luce la verità, la nuda realtà di una classe dirigente arrivista, corrotta e incapace, al servizio del grande potere finanziario o, più spesso, talmente stupida e ignorante da non rendersene nemmeno conto.
Tutto è perduto, dunque? Ci resta solo una rabbia inconcludente? Non ancora. In molti c'è ancora coscienza civica, voglia di fare, cultura e competenza. Non siamo antropologicamente inferiori, non abbiamo un difetto genetico che fa di noi dei mafiosi corrotti fannulloni spaghetti e mandolino. Non tutti, almeno.
Dobbiamo solo svegliarci e per prima cosa informarci, smettere di essere spettatori passivi della propaganda massmediatica, cercare, studiare e criticare, usare il cervello.
Alcuni lo stanno già facendo, con poche risorse e nel silenzio generale. Sono ancora pochi: aiutiamoli a creare e diffondere conoscenza. Non abbiamo le tv, ma abbiamo la rete, un oceano che il potere (forse) non è riuscito ancora completamente a recintare, abbiamo i libri, abbiamo le piazze e i luoghi di incontro privati.
Se restiamo da soli, l'impotenza e la frustrazione avranno il sopravvento, ma c'è chi si sta organizzando, chi sta facendo rete, e dalla rete movimento, e dal movimento soggetto politico.
Se volete rompere il muro, cominciate da qui o visitate questa pagina
…il resto verrà da sè.
E' l'ignoranza che ci rende sudditi, sta a noi scegliere di tornare cittadini.
Vorrei chiudere con questa citazione che, indipendentemente dalla formazione politica di ognuno di noi, sia di stimolo e di insegnamento:
"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza."
Antonio Gramsci
di  Piero Roncoletta  (ARS Associazione Riconquestare la Sovranità )

5 commenti:

  1. Il problema è che negli ultimi trent'anni la "classe dirigente" COLPEVOLE DEI DISASTRI - COLPEVOLEZZA COLLETTIVA QUINDI NESSUN COLPEVOLE, (c'era anche LEI dr. Aleotti,nel suo piccolo, che per DIECI (10) anni è stato autorevole assessore e vice sindaco del comune), era ISTRUITA SICURAMENTE, forse un po' meno organizzata e sicuramente POCO agitata. Credo che il punto non sia l'istruzione,ma la SAGGEZZA, che solo in parte deriva dall'istruzione; e poi l'ONESTA' sottolineata 10 volte- Attraverso queste VIRTU' forse sarebbe possibile iniziare un lento percorso sulla strada dei VALORI.
    Oggi, nella nostra società, conta di più una persona onesta che però fatica ad arrivare a fine mese o un disonesto (FURBO) CON LA VILLA E MACCHINONE? E' più considerata una persona che cerca di perseguire la tortuosa strada della LEGALITA' (a volte veramente impraticabile) o chi cerca tramite scorciatoie più o meno lecite di raggiungere la meta evitando le salite? ............ Io sono (PURTROPPO) pessimista rispetto a Piero Roncoletta, perchè non vedo all'orizzonte grandi personaggi simili a quelli citati nell'articolo -

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  2. Ecco cominciamo a studiare ed informarci se vogliamo scoprire i veri guai di questo paese, scopriremmo ad esempio che le questioni morali sono baggianate!!! e che hanno fatto molti più danni all'Italia un Beniamino Andreatta (oggi per fortuna morto) separando Tesoro da Banca d'Italia.. di tutti gli evasori messi insieme negli ultimi 30 anni..

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    1. Questa è la posizione di Barnard e dei "guru" dell'MMT, Magdi Allam ecc.. Il "Divorzio" tra tesoro e Banca d'Italia, ovvero eliminare l'obbligo di acquisto di titoli di stato, ha permesso di ridurre l'inflazione dal 18% e passa del 1981 e creato le premesse per la crescita negli anni '80. Ce ne fossero oggi di Andreatta!!!

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    2. Ah Riccardo se non esistessi bisognerebbe inventarti ! Solo sfiorato dall'idea che per qualcuno possa passare il messaggio proposto dall'anonimo che ti precede, mi fa impazzire. Sti beceri approfittatori cosa vogliono darci a bere che gli economisti buoni sono i CESTARI e i suoi accoliti compagni di merende, da Fabbri a Bergamini fino a Giorgetti e Salvini per finire a Bossi & family con tutto il suo Cerchio Magico, più che altro Circo Barnum ?!?! Che hanno "ubriacato" tutti con i loro festeggiamenti locali per salvaguardarsi la possibilità di fare i loro interessacci !? Baggianate le questioni morali ?!?!?!?!? Dovrebbe esistere solo curriculum e MERITOCRAZIA, altrochè ! Se ci fosse un pò di giustizia sociale, morale, etica sai quanti dei nostri attuali assessori e sodali vedremmo a tagliare la canna col falcetto lungo gli argini dei canali ? Altrochè fiumi di birra e local fest ! Tutta gente che dovrebbe provare l'orgoglio e la fatica di sapere quanto costa il sale ! Non è becero populismo, è solo che sò bene quanti di questi ci durano di più sott'acqua che a lavorare !!!

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  3. Nell'intervento di Roncoletta si fa riferimento al periodo bellico come se prima non esistesse nulla: attenzione, la maggior parte, tranne qualche raro caso, della nostra classe dirigente, quella per intenderci che ha dato vita al boom economico, è quella proveniente dal Fascismo. Abbiamo vissuto per anni, e in qualche caso tutt'ora lo facciamo, su leggi, opere ed enti partorite durante il ventennio. Un esempio: il primo presidente dell'IRI, istituto fondato da Mussolini nel 1933 per salvare tre importanti banche dal fallimento, fu proprio Alberto Beneduce, peraltro voluto da Mussolini nonostante non fosse iscritto al partito, la cui figlia sposò proprio quel Enrico Cuccia di cui tutti sappiamo.

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