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mercoledì 11 dicembre 2013

Ma che fretta c'era ....maledetta primavera

Ma era proprio così indispensabile procedere all'approvazione del bilancio preventivo 2014 prima del 31 dicembre ?

Se guardiamo quello che dice la norma la risposta non può essere che si.  Infatti il termine è "attualmente" fissato per la data del 31.12.2013, ma come avviene ormai da diversi anni, questo termine verrà  prorogato al 30 giugno ed anche oltre , nel 2013 il termine ultimo è stato fissato al 30 novembre .
Il perché di queste proroghe sistematiche va individuato nel mal funzionamento del sistema legislativo statale, infatti sono ormai molti anni che norme che hanno importanti ricadute sui bilanci comunali, vengono approvate e/o modificate oltre il termine del 31 dicembre e quindi fare i bilanci entro tale data si è spesso rivelato un esercizio divinatorio.


Cosa succederebbe al Comune di Bondeno se il bilancio preventivo 2014 fosse approvato, per esempio, a fine marzo ?

Questa evenienza è prevista dall’art. 163 del T.U.E.L. che disciplina l’esercizio provvisorio di bilancio e dispone al comma 3 “Ove la scadenza del termine per la deliberazione del bilancio sia stato fissato da 
norme statali in un periodo successivo all’inizio dell’esercizio finanziario di riferimento, l’esercizio provvisorio si intende automaticamente autorizzato sino a tale termine e gli Enti  Locali possono effettuare, per ciascun intervento, spese in misura non superiore  mensilmente a un dodicesimo delle somme previste nell’ultimo bilancio definitivamente  approvato, con esclusione delle spese tassativamente regolate dalla legge o non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi”.

Come si vede non ci sono particolari ricadute per i cittadini in caso di ritardata approvazione, anzi aspettando le norme che sono ancora in corso di stesura in parlamento, il bilancio potrebbe essere più preciso e più aderente al mutato dettato normativo.  Ed anche la spesa corrente  avrebbe uno sviluppo più fisiologico, infatti si potrebbero spendere "solamente" un dodicesimo delle spese 2013 per ciascun mese.
Non è poi una cosa così tragica, anzi se, negli scorsi anni, si fosse atteso giugno o settembre per approvare il bilancio, la spesa corrente sarebbe stata sicuramente più sotto controllo e non si sarebbero verificati gli ingenti sbilanci di cui ci siamo occupati in questi post :


Ma allora perché i nostri amministratori hanno deciso di approvare  i queste condizioni precarie il bilancio ?

La risposta va ricercata nelle imminenti elezioni e nella necessità di spendere il più possibile in questa prima parte dell'anno per consolidare o ricercare il massimo consenso possibile tra gli elettori in vista di un'auspicabile rielezione Tutto ciò non sarebbe possibile con l'esercizio provvisorio del bilancio (1/12 al mese di spesa).

E così, con questo vecchio modo di fare politica, si è

proceduto ad approvare a metà novembre la bozza di bilancio 2014 (quando non era neppure ancora scaduto il termine per approvare il 2013) e pazienza se i numeri non saranno poi così "significativi"  ci sarà sempre la possibilità di cambiarli durante l'anno.
Comunque ecco la delibera :



DELIBERAZIONE N° 235
 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Oggetto:    APPROVAZIONE RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2014-2016 - BOZZA DI BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE 2014-2016

LA GIUNTA COMUNALE

Visto l'art. 170 del Testo Unico dell’ordinamento degli Enti Locali (D. Lgs.267/2000), recante disposizioni sulla predisposizione della Relazione Previsionale e programmatica da allegare al Bilancio di Previsione, che copra un periodo pari a quello del bilancio pluriennale; 
Dato atto che il termine per l’approvazione del bilancio 2014 e pluriennale 2014-2016 è attualmente fissato al 31/12/2013;
omissis
 Vista la prima stesura di ipotesi di bilancio di previsione 2014 con informativa n. 603 in data 12 novembre 2013 esaminata dalla giunta in data  14 novembre;
Dato atto che in data 16 novembre giunta e Dirigenti hanno predisposto la bozza finale da sottoporre al consiglio comunale, con le manovre rispetto all’assestato 2013 tutte dettagliatamente riportate in allegato alla presente deliberazione;
Dato atto che vengono riconfermate le aliquote IMU 2013 e non viene più previsto il gettito relativo all’abitazione principale tranne che nelle categorie A1, A8, A9 come previsto dal Disegno di Legge di Stabilità;
Dato atto che nella bozza di bilancio è stata inserita la TASI con aliquota minima all’uno per mille così come previsto dal Disegno di Legge di Stabilità, con una previsione complessiva di € 1.113.000,00, e la previsione di € 270.000,00 aggiuntivi sul Fondo di Solidarietà a copertura dei minori introiti sul gettito IMU relativo all’abitazione principale nell’anno 2014 (un miliardo di euro in più assegnato complessivamente al Fondo di Solidarietà nazionale)

Dato atto che nella bozza di bilancio è stato previsto il taglio derivante dalla spending review in quanto l’esonero dai suddetti tagli agli enti colpiti dal sisma si applica solo fino all’anno 2013 come previsto dal comma 6 art. 16 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, stimato in  € 319.005,43;
Che il Sindaco con lettera prot. N. 30669 ha chiesto al Commissario Delegato alla Ricostruzione di farsi portavoce al fine di escludere anche per l’anno 2014 gli enti terremotati dai tagli suddetti in quanto il Decreto Legge 43 del 26 aprile 2013 proroga al 31/12/2014 lo stato di emergenza;
L’ aliquota addizionale IRPEF  è confermata come nel 2013 pari allo 0,8%.
-   Il canone occupazione spazi ed aree pubbliche è rimasto invariato così come il canone sulla pubblicità
 - Le tariffe dei servizi scolastici sportivi sociali sono previste come da allegato alla presente deliberazione e non sono previsti aumenti rispetto al 2013;
Di dare atto che per quanto riguarda gli investimenti il piano triennale delle opere pubbliche è stato approvato con DGM n.  201 del 14/10/2013 , ed è stato pubblicato dal  17/10/2013 e fino alla data odierna non è pervenuta nessuna osservazione;
Dato atto che si prevede la vendita del terreno denominato “Fondo Zanluca” per € 1.889.000 destinandone il ricavato alla riduzione dell’indebitamento sia per rispettare l’obiettivo previsto di patto di stabilità interno, sia per una minore spesa corrente sugli esercizi 2015 e 2016 per interessi passivi e quote capitale mutui pari ad una previsione di €145.476,41;

Adesso, che avete letto la delibera, vi voglio proporre la riproduzione fotografica di un allegato dal quale si evincono le maggiori o minori spese decise per la quadratura del bilancio.
Ecco,  al di là delle belle parole del sindaco, da questo elenco si capisce dove l'amministrazione ha tagliato e dove ha investito. 
Lascio a Voi ogni commento.







3 commenti:

  1. Dai dati proposti, che senz'altro meriterebbero doverosi approfondimenti, un dato mi sembra emerga eclatante, la grande consistenza dei tagli ai fondi di diversi settori. Se mi spiace ma in qualche modo capisco i tagli alle varie iniziative fieristiche e promozionali del territorio, condivido un pò meno quelli alla cultura e scuola e mi sembra molto criticabile la massa di tagli al sociale: contributi per politiche sociali,minori, anziani, handicap, -100.000 euro. Questo stride molto quando scopro finalmente cos'è il Progetto Cervesia al quale sono assegnati oltre 23.000 €. Su La Nuova Fe di oggi, non è ancora molto chiaro, ma si legge che: "Il centro si chiama Cervesia perchè il lavoro che si andrà a sviluppare ruota attorno al discorso della birra; sia chiaro non verrà prodotta per la vendita ma verranno provate ricette, si studierà il percorso della ricetta partendo dalla coltivazione dell'orzo, grazie alla collaborazione del Comune ...". Va beh che si tratta di un centro socio-occupazionale ma i gravosi tagli ai servizi sociali, alla cultura, all'istruzione e alla viabilità, non mi sembra possano giustificare un tale tipo d'investimento. Concedetemi un pò d'ironia pensando che per riappacificare una vecchia diatriba ed avere garanzie sulla bontà di quest'ultimo progetto, sarebbe auspicabile che supervisore dell'iniziativa fosse nominato (a costo zero) il consigliere Livio Poletti.

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    1. Macchè tagli alla cultura, dopo la cultura della birra, domenica c'è "A dasfem al maial", di altissimo livello culturale, so che hanno invitato Umberto Eco ma ha un altro impegno. Povr'i nostar sold!

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    2. A proposito di "A dasfeM al maial", c'è una cosa che non capisco e non riesco a digerire. Trovo questa manifestazione appropriata anzi sacrosanta, in un panorama di valorizzazione dei nostri usi, costumi e tradizioni, ancor più perchè resa fruibile nella maniera più naturale possibile alle generazioni che non hanno potuto far propri i valori sociali, culturali, economici oltrechè culinari insiti in tale pratica rurale. Perfetta la cura affidata appropriatamente alla ProLoco, doverosa l'egida del Comune di Bondeno, a suo tempo sugli scudi per aver tradotto la segnaletica stradale in dialetto locale, grazie alla tanace volontà di un suo giovane assessore, ora Sindaco. Premesso tutto ciò perchè ci si ostina a titolale l'iniziativa in dialetto mantovano ? Quella M di "dasfem" al posto della N non è certo un refuso, quindi non è questione di una lettera ma di un concetto, voluto e mantenuto nel tempo ed è insindacabile che messa in questo modo è mantovano puro. Leggo in questi giorni sui quotidiani locali dell'atavica grande rivalità tra il popolo ferrarese e quello mantovano, portato in auge dalla ritorno della sfida calcistica di domani al Mazza tra Spal e Mantova, non si fa altro che parlare di cappellacci con la zucca e tortelli con la mostarda. Questo mio non è mero campanilismo, ma puro spirito GLOCAL. Ho segnalato questa incongruenza al Sindaco alla prima apparizione della manifestazione, ma mi ha risposto con una semplice scrollata di spalle, dicendo che tanti pilastresi parlano così. Naturalmente ho rispettato la volontà del mio Sindaco, però ho dovuto constatare ancora una volta quanto poco contasse il parere dei consiglieri eletti dal popolo (se capogruppo ancora meno), almeno nei confronti degli amici, in questo caso di Pilastri.

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