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sabato 12 ottobre 2013

Sali & Tabacchi

Alcuni giorni or sono imputavo all' assessore Cestari  la sufficienza con cui aveva trattato sulla stampa locale l' ennesimo aumento di imposte che si stava per abbattere sui cittadini bondenesi. 
L'atteggiamento dell'assessore mi ha portato alla mente un frase che da bambino, mia nonna mi ripeteva di frequente, quando non davo il giusto valore alle cose "  TU NON SAI COSA COSTA IL SALE !!! ".
Ho concluso quel post rimandandovi a successivi approfondimenti, cosa che oggi sono in grado di fare, grazie, soprattutto alla ottima RELAZIONE TECNICA allegata alla delibera del consiglio comunale del 30 settembre scorso e pubblicata  ieri sul'albo pretorio del comune di Bondeno  http://sac2.halleysac.it/c038003/de/at 
L'argomento è molto tecnico e potrebbe risultare ostico, ma la relazione "veramente" ben fatta ci consente di comprendere se non tutto, molto sulla qualità delle scelte tariffarie operate dei nostri amministratori.
COMUNE DI BONDENO
DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE DEL TRIBUTO TARES – ANNO 2013
RELAZIONE TECNICA ALLEGATA ALLA DELIBERA DI ISTITUZIONE DELLA TARES


1. INTRODUZIONE
A partire dall’anno in cui è stata istituita la TIA nei Comuni gestiti da CMV Servizi, in attuazione delle allora
vigenti disposizioni normative che sollecitavano fortemente il passaggio da TARSU a TIA, il costo del servizio di rifiuti (raccolta, avvio recupero, smaltimento) è stato sostenuto dai cittadini mediante il pagamento di una tariffa, che, non essendo assoggettata alle norme tributaristiche, era determinata da ATO6 (ora
ATERSIR), applicata dal Gestore del Servizio che la assoggettava ad IVA (10%) ed era incassata direttamente dallo stesso Gestore che poteva trovare copertura ai propri costi.
Tali condizioni hanno mantenuto validità fino al 31.12.2012, data in cui il D.L. n. 201 del 6/12/2011
“Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici”, convertito con
modificazioni dalla L. n. 214 del 22 dicembre 2011, ha soppresso tutti i previgenti regimi di prelievo
istituendo, a far data dal 01.01.2013, la Tassa sui Rifiuti e sui Servizi, che, avendo natura tributaria, non può
più essere assoggettata ad iva.
L’istituzione di tale tributo, oltre a cambiare la natura giuridica dei pagamenti del servizio rifiuti con
implicazioni su vari livelli (assoggettabilità o meno ad IVA, definizione dei soggetti che effettuano la
riscossione, competenze, riduzioni/agevolazioni), ha introdotto una nuova componente definita “Tributo
Servizi” che si configura come ulteriore tassazione a carico del cittadino, proporzionale alla superficie
dell’abitazione, da corrispondersi direttamente allo Stato in un’unica rata (0,30 €/mq) .

2. SINTESI DEL PROCESSO DI APPROVAZIONE DELLE TARIFFE
omissis
3. PIANO ECONOMICO FINANZIARIO - PEF
Si riporta il PEF 2012 deliberato da ex AATO Ferrara, il PEF 2013 deliberato da ATERSIR, il PEF 2013 come integrato con le modifiche di competenza comunale ed una specifica colonna IVA
.
 Mi permetto di dissentire con l'affermazione posta in calce  al Piano Economico Finanziario  "Rispetto all’esercizio 2012 non si registrano considerevoli aumenti del PEF"; infatti se si guardano solamente i totali , può sembrare vero, ma questo risultato è stato ottenuto "solamente" tagliando le spese per la raccolta differenziata di 228.928,27 euro, passando dai 826.615,64 del 2012 ai 583.687,37 del 2013 e francamente 
mi sembra che questa scelta sia veramente 
una pessima scelta .

4. DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE DEL TRIBUTO
omissis 
per non appesantire la lettura di questo post non riporto questo paragrafo, di cui però consiglio la lettura ai più attenti di Voi, in quanto è veramente illuminante delle logiche ( soprattutto politiche) che sottendono alla ripartizione dei costi di gestione dei rifiuti tra cittadini ed imprese e tra quota fissa e quota variabile

5. RISULTATI ED EFFETTI SULLE UTENZE
Di seguito si riportano in forma sintetica le simulazioni effettuate applicando le tariffe del tributo 2013
evidenziando le differenze rispetto al 2012.
5.1 tariffe 2013 ed effetti sulle utenze domestiche
La simulazione si riferisce alle 6 categorie di utenza domestica a tariffa piena, senza considerare quelle
soggette a riduzioni. La superficie di simulazione utilizzata è quella media di categoria. Le simulazioni
effettuate sono comprensive di IVA e tributo provinciale.
La simulazione evidenzia rispetto al 2012 le differenze dovute all’applicazione delle tariffe del tributo 2013
calcolate come fin qui illustrato (quota rifiuti) e gli incrementi dovuti esclusivamente alla nuova quota

servizi (0,3 €/mq).

E' di tutta evidenza che gli aumenti di imposta non sono trascurabili, infatti se prendiamo una famiglia composta da 3 membri l'aumento, rispetto al 2012 sarà del 14 %, mentre se pensiamo alle tante persone anziane che vivono da sole l'aumento sarà del 19 % . Ma la cosa che non ha capito l'assessore Cestari è che, se come lui afferma, sono già stati inviati 2 acconti sulla base delle tariffe 2012, il saldo da pagare il 16 dicembre non sarà sicuramente trascurabile, per farmi capire meglio vorrei fare un esempio:
Se una persona "vita sola" ha pagato nel 2012, 150,00 euro di TIA, nel 2013 pagherà 178,50 di TARSU, nel corso dell'anno ha già pagato due rate di acconto  da 50 euro ciascuna, e si troverà da dover pagare a saldo 78.50 euro con un incremento di oltre il 50 % sulle rate precedenti .
Questo aumento andava ed andrà comunque spiegato ai cittadini in modo che possano prepararsi a questa ulteriore "batosta" pre natalizia.

5.2 tariffe 2013 ed effetti sulle utenze non domestiche
La simulazione si riferisce alle 30 categorie di utenza non domestica a tariffa piena, senza considerare quelle soggette a riduzioni. La superficie di simulazione utilizzata è quella media di categoria. Il calo delle tariffe delle categorie 8 e 12 è dovuto all’individuazione di coefficienti all’interno dei range di legge.
Si ricorda che per le utenze non domestiche l’introduzione della TARES comporta l’impossibilità di detrarre l’IVA, pertanto, agli incrementi complessivi indicati in tabella va considerata anche l’IVA.

Come potete vedere nel caso delle imprese, grandi e piccole, l'aumento va da un minimo del 4 % ad un massimo del 25 %.
Voglio proprio parlare di questo aumento del 25 % riservato alla categoria 20 (attività industriali con capannoni di produzione) non perché voglia attaccare ad ogni costo la nostra amministrazione, ma perché riguarda realtà produttive importanti, con grandi superfici e che per obblighi di legge produce assai pochi rifiuti urbani. Ebbene queste aziende, che sono poi quelle che occupano più dipendenti, si troveranno a dover affrontare l'ennesimo salasso il prossimo 16 dicembre.
Infatti  se un' impresa  ha pagato 3.000 euro di TIA nel 2012, quest' anno ha già pagato due rate da 1.000 euro ciascuna, mentre la terza rata di saldo ammonterà ad euro 1.750,00, con un incremento del 75 % sulle rate precedenti.
 Questa terza rata dovrà essere pagata (16 dicembre) in un periodo veramanete infernale per le imprese che si troveranno a dover pagare il secondo acconto delle tasse il 30 novembre, le retribuzioni di novembre il 10 dicembre, la TARSU e la seconda rata IMU  il 16 dicembre, la 13^ mensilità entro il 20 dicembre, l'acconto IVA  il 27 dicembre e per finire entro il 12 gennaio le retribuzioni del mese di dicembre.

Caro assessore Cestari, credo che queste persone, cittadini e imprenditori , meritino più rispetto e meno sufficienza, poiché il sale costa caro, anche se Lei sembra, ancora, non saperlo.

9 commenti:

  1. Le sel coûte cher? Mangez des anchois!!! Parafrasando Maria Antonietta.

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  2. Siamo così sicuri che l'aumento di cui lei parla sia effettivo?
    Perchè altrimenti si ricade, come sempre accade in queste pagine, nella solita retorica priva di fondamento e dati reali.
    Se così fosse non sarebbe meglio attaccare lo stato per questa reale patrimoniale mascherata da tassa regalata dal Prof. Monti.?

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    1. Mi sembra che il suo giudizio sia ingeneroso verso questo blog. Onestamente credo che ciascun post sia fondato esclusivamente su dati reali estrapolati da documenti ufficiali, così è stato anche questa volta. E quindi SI siamo sicuri che l'aumento è effettivo, come si evince facilmente dai prospetti allegati alla delibera e che ho pubblicato sopra.

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  3. Aleottiano deluso

    Quindi a seguito del suo commento par di capire che tutti i Comuni, purtroppo, sono nella stessa condizione. Ho capito bene Dottore??

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    1. Caro amico mi spiace di averla delusa, anche se non mi è chiaro in che modo, comunque ha capito bene la TARSU ha una componente statale rilevante che incide in maniera determinante sull'aumento che grava sui cittadini di Bondeno. Tuttavia questo aumento non era ineluttabile, infatti se guardiamo la prima tabella pubblicata, cioè il PEF si può notare come le risorse destinate alla raccolta differenziata siano state ridotte di ben 240.000 euro. A parte la disdicevole iniziativa, se ci si fosse farmati qui, questo taglio avrebbe compensato l'aumento causato dall'imposizione statale, lasciando indenni le tasche dei cittadini. E invece no, la nostra giunta ha deciso di ridurre i fondi per la raccolta differenziata, per destinarli a "altri costi" (150.000) non meglio specificati. Altra scelta, a mio avviso penalizzante, è stata quella di prevedere un fondo rischi insoluti di ben 270.000 euro, mossa apparentemente prudente, ma che finisce per scaricare, sui contribuenti onesti, i costi degli evasori e dei cattivi pagatori. In conclusione l'aumento della TARSU non era inevitabile !!!

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  4. Mo bastaaaaa! Bona! Stop! Ma é vero che finanziano una scuola da piú di 4 milioni senza soldi delle tasse del nostro Comune? E alora basta, deg un tai trist!!!

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    1. Prima di smetterla vorrei rimandare al mio post http://albo-pretorio-bondeno.blogspot.it/2012/11/l-uovo-di-colombo.html#more del 29.11.2012, dove in tempi non sospetti (quasi un anno fa) svelavo le vere intenzioni di Fabbri .... Il tempo come sempre è galantuomo .

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    2. Ed infatti non ne hai presa mezza.

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  5. Una scuola da 4 milioni? Ag crèd quand a vèd! Non hai ancora capito che la scuola è un specchietto per le allodole elettorale.Ma secondo te i presunti fondi che dovrebbero arrivare dalla Regione Emilia Romagna non vengono dalle nostre tasse? Scmisciat belo!!!!!!

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