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martedì 24 settembre 2013

Pastificio legittime aspettative ...

Guardando le statistiche dei post più letti di questo mese, ho scoperto che al terzo posto c'è, il post "pastificio avanti tutta" .  La cosa strana è che è stato scritto il 3 dicembre dello scorso anno.  Come si spiega che un post così datato attiri  ancora così tanta attenzione ?  Ritengo che tutto sia dovuto alla grande speranza  che questa grande opera imprenditoriale, ha suscitato in tutti noi, cittadini di Bondeno; un ' impresa che finalmente potrebbe affrancare Bondeno dalla penuria di posti di lavoro, che storicamente ci ha afflitto, costringendo moltissimi bondenesi ad un gravoso pendolarismo, verso i comuni vicini . Un' impresa che verosimilmente potrebbe soddisfare la fame di lavoro dei nostri giovani e che potrebbe addirittura attirare lavoratori dai territori limitrofi.

Potrete ben capire quindi la preoccupazione che mi ha colto quando lo scorso 18 settembre sulla Nuova Ferrara ho potuto leggere l' articolo a firma Maurizio Barbieri visibile al seguente link http:///2013/09/18/news/pastificio-la-stipula-e-slittata-ancora-1.7771216 dal titolo 



Pastificio, la stipula è slittata ancora

Bondeno, l’ acquirente Igfp ha chiesto alla società Terre, proprietaria del terreno, di compiere verifiche archeologiche
 (...) L’iter autorizzativo per l’insediamento dell’azienda che dovrà produrre pasta si è infatti concluso da qualche mese e l’investitore ovvero Igfp ha in mano il permesso a costruire sia la Via (Valutazione di Impatto Ambientale) che l’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale). A questo punto deve effettuare la stipula del terreno con la società Terre e sborsare gli 11 milioni di euro già concordati. Pare che l’atto sia momentaneamente bloccato in quanto la stessa Igfp avrebbe chiesto verifiche archeologiche perchè esiste la preoccupazione che i lavori possano essere bloccati una volta iniziati in quanto nel sottosuolo potrebbero essere presenti resti archeologici e in tal caso la Soprintendenza imporrebbe uno stop. Nel comtempo però le opere all’interno della palazzina e nell’area che fino a qualche anno fa ospitava lo zuccherificio stanno procedendo. Ancora non c’è la convenzione con il Comune di Bondeno per gli oneri comunali riguardanti la lottizzazione per l’esecuzione delle opere primarie che competono a chi costruisce che possono essere in parte monetizzati e in parte previsti nella costruzione di strade o altro. A garanzia del pagamento degli oneri il Comune concederà il permesso, in caso contrario l’ok non potrà esserci. La convenzione tra l’azienda e l’amministrazione comunale bondenese sulla carta c’è già ed è stata definita nei minimi particolari ma non c’è stata ancora la stipula, si parla di una cifra che si aggira tra i 5 e i 600 mila euro, una parte della quale, come dicevamo, convertita in opere. (...)

Dopo oltre due anni di attesa sempre più disillusa la notizia ha
creato un certo disappunto tra le centinaia di concittadini che 
già da tempo si erano segnalati per un' assunzione nel nuovo 
costruendo stabilimento.
Ma le cose, per fortuna, non stanno così, come è stato 
puntualizzato dalla società IGFP nel chiarimento apparso 
sempre sulla Nuova Ferrara  del 21 settembre, 
http:///2013/09/21/news/la-verifica-archeologica-era-prevista-1.7787098 
dal titolo

La verifica archeologica era prevista

nell' articolo non firmato, e quindi attribuibile alla redazione, la società IGFP che è in procinto di realizzare lo stabilimento  ha puntualizzato :
La società non ha richiesto alcuna verifica archeologica sussistendo la preoccupazione che i lavori possano essere bloccati dopo il loro inizio. Al contrario nelle delibere di Via e Aia, emesse dalla Provincia di Ferrara, che prevedono il permesso di costruire per il lotto A (ovvero lo stabilimento agroalimentare), vi è, tra i tanti obblighi a cui adempiere ed il cui adempimento è curato dalla Igfp, anche la condizione di un benestare-parere positivo, da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici».
«Il prezzo che la Igfp deve pagare alla Finbieticola per l'acquisto del terreno di sua competenza non è pari a undici milioni di euro – precisano dalla società – essendo quest’ultimo il corrispettivo totale dell'intero ex zuccherificio»Per quanto riguarda le verifiche archeologiche, invece, «anche tali adepimenti sono in via di esecuzione, per cui non vi sono ostacoli od imprevisti di sorta, ma la pratica sta invece seguendo il suo fisiologico iter tecnico amministrativo , che richiede, come è a tutti noto, tempi lunghissimi, fatto questo che disincentiva potenziali investitori dall'attivare iniziative imprenditoriali nel nostro Paese».

Dopo questa puntuale precisazione,  possiamo sentirci rassicurati e possiamo continuare a sperare in una svolta epocale per la nostra città. Non voglio nemmeno pensare cosa potrebbe succedere se tutte queste legittime aspettative si trasformassero in una tragica beffa.

8 commenti:

  1. Curiosamente però le nuove scuole di Pilastri non sono state costruite proprio su un noto sito archeologico, in cui sono stati autorizzati scavi proprio in questi giorni?

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    1. Scusatemi redazione di Bondenocom, ma non vedo un gran nesso nell'appunto che proponete. Siccome tutti desideriamo che il pastificio diventi una magnifica realtà, questo articolo penso voglia interpretare i dubbi e le apprensione di tanti che non vorrebbero che dietro questo ulteriore proroga si celasse qualche strategia di "menare il can per l'aia" che tutti vorremmo scongiurare. La scuola nuova di Pilastri va per conto suo in quanto come ho già riferito, tutti i pilastresi l'hanno volutà lì nel sito archeologico conclamato da tempo. Il Sindaco ha cercato di accontentarli ottenendo dalla Soprintendenza la costruzione di una scuola temporanea (25anni) e concedendo le risorse per una piccola campagna di scavi nel sito, quella appunto che sta partendo.

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    2. Nessun appunto, solo la constatazione che, nel caso di Pilastri, il vincolo archeologico non ha impedito la realizzazione dell'opera.

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  2. Incuriosito dalla faccenda, ho fatto un'interrogazione alla Provincia che è l'ente che ha emesso le autorizzazioni a costruire VIA e AIA per capire cosa vuol dire "indagine archeologica". Mi risulta che l'ex zuccherificio non sia un individuato come sito archeologico e che, comunque, le autorizzazioni concesse fughino qualsiasi dubbio. Se vogliamo essere pignoli, l'unico dubbio rimane, o meglio rimaneva, sul valore architettonico dei fabbricati adiacenti la palazzina risalenti ai primi del '900 che sono stati abbattuti senza tanti scrupoli.

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  3. A ghè incora zent clà cred ala fola dal pastifizi!!!!!!!!

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  4. A ghè incora zent clà cred ala fola dal pastifizi!!!!!!!!

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  5. La provincia ha risposto alla mia interpellanza: si dice che effettivamente nella fase di conferenza dei servizi la Soprintendenza ha chiesto che siano eseguite una serie di indagini prima di iniziare i lavori. Nella stessa risposta si dice di non conoscere la società Igfp perché le autorizzazioni sono state rilasciate alla società Finbieticola. Per quanto riguarda il fondo della UE destinato alla riconversione industriale dello zuccherificio non è dato sapere. la Provincia ha detto che chiederà lumi alla Regione! Possibile che nessuno sappia più nulla di quei soldi pubblici?

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    1. Bravissimo! ora siamo tutti molto più tranquilli

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