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martedì 8 ottobre 2013

Tu non sai cosa costa il sale !!!

Emanuele Cestari 
Proprio oggi mi è capitato di leggere Estense.com ed in particolare l'articolo 

A Bondeno la nuova Tares


e mi sono subito "innervosito", non tanto per la nuova tassa di cui si è ampiamente parlato, ma per la sufficienza con cui l'assesore Cestari ha affrontato il gravoso problema dell'aumento di tassazione che la nuova tassa porta con se. 
Per non sbagliare riporto integralmente il virgolettato che estense.com attribuisce all'assessore al bilancio 

Quest’anno i cittadini hanno già ricevuto due acconti calcolati sulla base di quanto versato l’anno scorso – spiega l’assessore al bilancio, Emanuele Cestari –. Nel mese di novembre, riceveranno la bolletta di conguaglio calcolata con le tariffe del 2013 che il consiglio comunale ha appena approvato. Nella stessa bolletta – dice Cestari – ci sarà anche la maggiorazione pari a 0,30 centesimi per metro quadro di superficie occupata (quindi per es. una superficie di 50 metri sono euro 15, con mq.150 sono euro 45). In pratica nella bolletta ci sarà un modello F24 già compilato con due importi, la Tares destinata al Comune e la maggiorazione destinata allo Stato».

Non ho ancora sottomano la delibera del consiglio comunale a cui fa riferimento  l'assessore Cestari, , ma se non ricordo male, nel corso del consiglio comunale la dottoressa Cavallini esprimeva una certa peroccupazione per il maxi saldo che si abbatterà sui cittadini, il prossimo 16 dicembre. 

Mentre pensavo al tono, falsamente rassicurante,  dell'assessore, mi è capitato sott'occhio un articolo della rivista "Fiscal Focus" dove il direttore Antonio Gigliotti, rivolgendosi ai colleghi commercialisti, propone una serie di riflessioni e che vi riporto di seguito per estratto, rimandandovi alla lettura integrale dell'articolo al seguente link  

SIGNORI, ECCO LA TARES!

Dott. Antonio Gigliotti
E proprio in questo scenario di tasse che vanno e tasse che vengono, vorrei spostare la riflessione sulla questione dei rifiuti. Ebbene, fino al 2012 c’era la TARSU o la TIA (in alcuni comuni), che è la tassa sui rifiuti solidi urbani. A partire dall’anno in corso entrambe queste tasse sono state soppresse… Si tratta forse di un alleggerimento del carico fiscale? Neanche per sogno! Tarsu e Tia sono state sostituite dalla Tares, in riferimento alla quale molti contribuenti in questi giorni stanno proprio ricevendo i conteggi. Tale situazione ha però un problema di fondo. Infatti, mentre prima, considerato un costo per il comune pari a 100 del servizio per la raccolta dei rifiuti, i cittadini contribuivano nella misura del 70/80%; ora, con la nuova Tares, che dovremo pagare entro l'anno, i comuni si dovranno assicurare un gettito in grado di coprire interamente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, vincolo che non esisteva con la vecchia TARSU. A ciò si aggiunge poi il fatto che vi è un ulteriore aumento su tutti gli immobili pari a 0,3 euro al metro quadrato, col quale si andranno a finanziare servizi indivisibili dei Comuni (illuminazione pubblica, pulizia e manutenzione delle strade, ecc.).

A proporre una stima dei maggiori esborsi a carico delle famiglie è stata la Cgia di Mestre. Il parere dell’associazione è che quest’anno l’importo medio Tares dovrebbe attestarsi attorno ai 451 euro a famiglia. Ciò significa che nel complesso il costo della Tares sarà di circa due miliardi in più rispetto a quello di Tarsu/Tia. In sostanza con l’introduzione di questa nuova tassa, la spesa media famigliare potrebbe raggiungere i 451 euro. Il dato ha destato l’attenzione (e lo sdegno) di non pochi ‘addetti ai lavori’. Tant’è che il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, si è chiesto come sia “possibile che nel 2013 le famiglie paghino un importo così pesante quando negli ultimi 5 anni di crisi economica la produzione dei rifiuti urbani è diminuita del 5 per cento e l’incidenza della raccolta differenziata, che ha consentito una forte riduzione dei costi di smaltimento, è aumentata di oltre il 30 per cento?”. Domanda che mi son posto anch’io, ma che si può leggere anche tra le righe dell’analisi della Coldiretti. In pratica, secondo l’associazione di categoria dei coltivatori diretti, dal 2007 a oggi, a un decremento della produzione di rifiuti solidi urbani non è corrisposta un’analoga diminuzione dei costi a carico del cittadino. Oggi la produzione di rifiuti degli italiani è diminuita dell'8%, con una riduzione per abitante di 42 kg, rispetto a sei anni fa. Produciamo meno rifiuti, ma gli esborsi di riferimento sono aumentati! Ques
to è un paradosso.

Davanti a un’ennesima dimostrazione del distacco sempre più profondo tra realtà concreta e quotidiana degli italiani e legislatore, non possiamo fare altro che prenderne atto e dedurre che l’aumento delle tasse è giustificato solo dalla necessità di coprire buchi e deficit creati da sprovvisti quanto incauti amministratori della cosa pubblica. I venditori di fumo che aumentano le tasse e spendono tempo e parole per farci credere che stanno lavorando per ridurle!! 

Per adesso, e solo per adesso,  questo è tutto, in attesa di vedere nel dettaglio la delibera non appena sarà pubblicata sul sito del comune.

3 commenti:

  1. Cestari: un grande esperto di fiscalità! L'uomo giusto al posto giusto..... Poveri voi....

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  2. E per questo che tutti i soldi sperperati,tipo donazione terre palustri, gridano VERGOGNA!!!!!!!!

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  3. "Associazione ERBE Palustri" . Poi cosa c'entra il povero Cestari che sta facendo i miracoli per sostenere la parte e tutti sanno che può"respirare" solo qundo lo dice il Sindaco. L'assessore al bilancio doveva essere ed è la dottoressa Cavallini.

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