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domenica 29 settembre 2013

Saggezza e Follia

I proverbi sono la saggezza dei popoli ! Mi sono sempre chiesto quale saggezza fosse celata nel noto detto "Non c'è due senza tre", ed oggi ho avuto una esauriente risposta. L’idea alla base di questo proverbio è che se un evento non è unico, ovvero si ripete almeno due volte, molto probabilmente si ripeterà ancora. La sua invocazione è spesso speranzosa, ma nel nostro caso la speranza l'abbiamo persa da tempo, e la sua connotazione è più vicina alla follia.
Ricordo a tutti che le amministrazioni comunali, entro il 30 settembre di ciascun anno, devono verificare la SALVAGUARDIA degli equilibri di bilancio cioè in estrema sintesi, che le spese correnti siano coperte da entrate correnti ed in caso contrario (cioè le spese siano superiori alle entrate) il consiglio comunale deve adottare le misure per ripristinare l'equilibrio di bilancio . 
Sia lo scorso anno che quello precedente (2012 e 2011) l' amministrazione Fabbri ha generato ingenti squilibri di bilancio che hanno costretto il consiglio comunale ad adottare gravose misure per riportare i conti in pareggio. Chi segue il blog sa di cosa sto parlando, e comunque vi rimando ai seguenti "gloriosi" post 





http://buco-di-sbilancio.html

http://la-banda-del-buco.html






Il sindaco Fabbri ed i suoi amici assessori nel 2011 hanno creato uno sbilancio (leggi buco) di bilancio di euro 379.193,62, nel 2012 hanno creato un nuovo buco di 1.160.266,27, ed allora cosa aspettarsi da questi "figuri" ???


NON C'E' DUE SENZA TRE !!!




Ebbene si, ancora una volta si è dimostrata

 la saggezza dei popoli e la follia dei nostri 

amministratori.







Nella prossima seduta consigliare del prossimo 30 settembre i consiglieri comunali dovranno farsi carico di adottare dei provvedimenti per ripianare uno squilibrio di bilancio, udite, udite di euro 1.196.407,98 (nuovo record) .


Ma come si è arrivati a questa nuova follia ???
Il 21 febbraio scorso è stato approvato il bilancio preventivo 2013, ovviamente in equilibrio tra entrate correnti e spese correnti, oggi ... solamente sette mesi dopo, la spesa corrente ha superato le entrate correnti di ben 1.196.407,98 ....
In dialetto si potrebbe dire


" I ga n'och che al staris ben cavà " 


non male come capacità di SPESA .

Nel dettaglio dalla relazione del Dirigente del Settore Finanziario (a pagina 5/48) emerge che in soli 7 mesi si sono riscontrate maggiori entrate per 1.264.026,34, cosa buona, ma la cosa veramente folle è che nel medesimo periodo le maggiori spese correnti sono state di 2.309.804,53 , generando in questo modo uno SQUILIBRIO di competenza di euro 1.045.776,19 al quale dobbiamo aggiungere un ulteriore squilibrio di euro 150.629,79 per minori entrate  riferibili al 2012 .


Ditemi voi se questa non è follia !!!


Mi chiedo che cosa succederebbe ad un amministratore di un'azienda privata che, in soli 7 mesi di gestione, causasse un buco di bilancio di quasi 1.200.000 euro ???
Verrebbe cacciato con infamia e probabilmente (certamente) verrebbe intrapresa un'azione di responsabilità per obbligarlo a risarcire il danno causato alla società.

Purtroppo questa incresciosa situazione si ripete, oramai, da tre anni e lo sconforto ha avuto il sopravvento su chi sta scrivendo... e ....

La follia si è impadronita della città di Bondeno



1 commento:

  1. Giavazzi sul Corriere faceva notare che la spesa corrente delle P.A. aumenta un punto percentuale più del PIl, un dato inconfutabile. Nessuno si sottrae, nei giorni scorsi anche in provincia di Fe hanno approvato la delibera di verifica degli equilibri di bilancio. Devo dire che il bilancio è perfetto e hanno dimostrato un certo virtuosismo: rispetto del patto, residui limitati e tempi di pagamento entro i trenta giorni nonostante i tagli ingenti delle spending review e salva Italia. Tutto questo però a quale prezzo? Aumento al massimo delle entrate correnti RC auto e IPT e giro di vite con i tutor. In ultimo anche il terremoto paradossalmente ha dato una mano, consentendo loro di inserire tanti interventi nel calderone ricostruzione che è ovviamente fuori dal patto di stabilità.

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